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Negli ultimi tempi si fa un gran parlare di quanti danni possa procurare alle nuove generazioni l’abitudine, sempre più diffusa, di far giocare i bambini con smartphone e tablet, piuttosto che stimolarli all’interazione con i propri coetanei o con gli adulti di riferimento. Non tutti gli usi di questi dispositivi elettronici vengono, però, per nuocere: secondo uno studio della Northwestern University (Stati Uniti) pubblicato sul Journal of Medical Internet Research, un uso mirato all’utilizzo di opportuni giochi e rompicapo può al contrario aiutare a combattere disturbi come ansia e depressione.
Le applicazioni “amiche del cervello”
Diverse sono le applicazioni messe a punto per gli smartphone dai ricercatori per testarne l’utilizzo sui cento partecipanti allo studio, tutti con disturbi di ansia e depressione: da esercizi mirati al rilassamento a giochi educativi come “Boost me”, che incoraggia gli utenti a pianificare attività positive, o “Social Force”, che sprona i giocatori a identificare le persone più importanti tra le proprie conoscenze e a restarci in contatto.
Risultati dopo otto settimane
Nel corso dello studio, durato otto settimane, i volontari reclutati per la ricerca hanno fatto uso delle applicazioni proposte dagli studiosi diverse volte al giorno. Ed è emerso che “hanno tutti riportato miglioramenti significativi della loro salute mentale – afferma David Mohr, uno dei ricercatori -. Usare strumenti digitali per la salute mentale è una parte importante del nostro futuro. Applicazioni come queste potrebbero, per esempio, aiutare milioni di persone che non possono raggiungere uno specialista”.