Smartphone e tablet: app contro ansia e depressione

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 02/03/2017 Aggiornato il 02/03/2017

Utilizzare smartphone e tablet con applicazioni specifiche può aiutare a combattere disturbi come ansia e depressione, senza ricorrere ai farmaci. Ecco perché

Smartphone e tablet: app contro ansia e depressione

Negli ultimi tempi si fa un gran parlare di quanti danni possa procurare alle nuove generazioni l’abitudine, sempre più diffusa, di far giocare i bambini con smartphone e tablet, piuttosto che stimolarli all’interazione con i propri coetanei o con gli adulti di riferimento. Non tutti gli usi di questi dispositivi elettronici vengono, però, per nuocere: secondo uno studio della Northwestern University (Stati Uniti) pubblicato sul Journal of Medical Internet Research, un uso mirato all’utilizzo di opportuni giochi e rompicapo può al contrario aiutare a combattere disturbi come ansia e depressione.

Le applicazioni “amiche del cervello” 

Diverse sono le applicazioni messe a punto per gli smartphone dai ricercatori per testarne l’utilizzo sui cento partecipanti allo studio, tutti con disturbi di ansia e depressione: da esercizi mirati al rilassamento a giochi educativi come “Boost me”, che incoraggia gli utenti a pianificare attività positive, o “Social Force”, che sprona i giocatori a identificare le persone più importanti tra le proprie conoscenze e a restarci in contatto.

Risultati dopo otto settimane

Nel corso dello studio, durato otto settimane, i volontari reclutati per la ricerca hanno fatto uso delle applicazioni proposte dagli studiosi diverse volte al giorno. Ed è emerso che “hanno tutti riportato miglioramenti significativi della loro salute mentale – afferma David Mohr, uno dei ricercatori -. Usare strumenti digitali per la salute mentale è una parte importante del nostro futuro. Applicazioni come queste potrebbero, per esempio, aiutare milioni di persone che non possono raggiungere uno specialista”. 

 

 

 
 
 

In breve

RISULTATI ANCHE PER L’ALZHEIMER

Non solo contro ansia e depressione: uno studio italiano ha utilizzato queste stesse applicazioni su 30 anziani con l’Alzheimer per stimolarne la socializzazione e contrastare la progressione della malattia, dando vita a miglioramenti sia riguardo all’efficienza intellettiva sia in relazione alla qualità della vita.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti