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Circa 8 donne su 10 soffrono abitualmente della sindrome premestruale, che ha negli sbalzi d’umore uno dei suoi sintomi più caratteristici. Per risolverli un valido aiuto potrebbe arrivare dall’antidepressivo Prozac. Perlomeno questo è quanto suggerisce uno studio del Regno Unito, della Bristol University, pubblicato sul British Journal of Pharmacology.
Si tratta di un complesso di disturbi
Per sindrome premestruale si intende una serie di disturbi che compaiono prima del ciclo. A seconda dei casi, le manifestazioni possono essere più o meno intese e durare più o meno a lungo (da un giorno fino a 10 giorni). All’origine c’è un iperfollicolinismo. In pratica, la donna negli ultimi giorni del ciclo, quelli che precedono il flusso, produce una quantità di estrogeni superiore a quella necessaria, per cui può andare incontro a vari fastidi. I più comuni sono: tensione mammaria anche dolorosa, pancia gonfia, ritenzione idrica, aumento di peso, alterazioni dell’alvo, mal di testa, mal di stomaco, ansia, nervosismo, irritabilità, insonnia, calo dell’umore.
Tutta colpa delle alterazioni ormonali
Gli autori dello studio hanno analizzato un gruppo di donne affette da sindrome premestruale. Hanno così scoperto che i sintomi, oltre che da un aumento degli estrogeni, potrebbero dipendere da un calo dei livelli di progesterone. Si tratta di un altro ormone sessuale che, fra le altre cose, ha il compito di tenere sotto controllo le emozioni e che, a partire da una settimana prima dell’inizio delle mestruazioni, inizia a essere prodotto in minori quantità.
In che modo agisce il farmaco
Ecco perché l’antidepressivo potrebbe rivelarsi un valido alleato: aumenta, infatti, i valori di progesterone, stabilizzando l’umore, spesso ballerino prima e durante il ciclo. Secondo gli autori, per combattere l’irritabilità, il nervosismo e le alterazioni degli stati d’animo tipici della sindrome premestruale basterebbero piccole quantità del farmaco, più basse di quelle impiegate comunemente per trattare la depressione. In questo modo, le donne non correrebbero nemmeno il rischio di avere effetti collaterali, come insonnia, nausea, stanchezza, pensieri anormali.
Servono nuove conferme
Gli esperti hanno testato l’efficacia del Prozac su un gruppo di topi, modificati in modo da sviluppare i tipici sintomi della sindrome premestruale. Hanno visto che, in effetti, il farmaco può aiutare a innalzare i livelli di progesterone e, dunque, a migliorare l’umore. Ora serviranno nuovi studi condotti sulle donne per capire se effettivamente il medicinale può essere usato contro la sindrome premestruale.