Shopping compulsivo: è una vera e propria malattia

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 12/03/2015 Aggiornato il 12/03/2015

Secondo le stime, circa l’8% degli italiani soffre della malattia da shopping compulsivo. Ecco i consigli per affrontarla al meglio

Shopping compulsivo: è una vera e propria malattia

Quasi tutte le donne amano fare acquisti. Del resto, com’è possibile resistere di fronte ai pantaloni che si sognano da sempre o al cappottino all’ultima moda? Ma per alcune persone il desiderio di comprare si trasforma in una vera e propria necessità. Significa che soffrono di shopping compulsivo, che i medici considerano una patologia, al pari dell’alcolismo e del gioco d’azzardo.

È un’ossessione incontrollabile

Secondo le stime degli esperti, soffre della malattia da shopping compulsivo circa l’8% degli italiani. Non si tratta di un semplice impulso all’acquisto, ma di una sorta di ossessione impossibile da controllare. “La patologia legata allo shopping è identificata dall’incapacità di scegliere di non comprare. Quindi, le persone che soffrono di tale disagio un po’ come gli alcolisti e i giocatori d’azzardo, non possono fare a meno di comprare. Seppur reputino il comportamento del tutto disfunzionale, alla fine non riescono a sottrarsi” ha spiegato Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano. 

Ogni tanto è normale lasciarsi andare

Ben diverso, dunque, è il caso di chi ogni tanto si concede piccole follie, magari per trovare conforto in un periodo difficile o quando si è un po’ tristi e depressi, o per togliersi quello sfizio che lo tenta da tanto tempo. In queste situazioni non bisogna preoccuparsi: se lo shopping è un “passatempo” che si riesce a controllare e che regala piacere, non c’è niente da temere.

4 suggerimenti preziosi

Nel caso in cui ci si renda conto che l’impulso agli acquisti sta diventando irrefrenabile, è bene chiedere aiuto. Si possono poi adottare alcuni stratagemmi per migliorare il proprio malessere. Innanzitutto, è bene ritagliarsi dei piccoli momenti di piacere nell’arco della giornata. Coccolandosi e gratificandosi in maniera costante si riduce il rischio di accumulare un bisogno di soddisfazione, che magari spinge poi a darsi allo shopping compulsivo. È consigliabile iniziare ad apprezzarsi maggiormente. Se la persona trova dentro di sé l’appagamento, ha meno necessità di ricercarlo all’esterno. Non tentare di nascondere le proprie paure, altrimenti si diventa ancora più fragili. Ammettere ciò che si teme, rende più forti. Cercare di porsi più domande, rispondendo in maniera sincera. Per esempio, chiedersi cose come “Ciò che faccio mi piace? Se non mi piace, che cosa potrei cambiare”? oppure “Davvero dopo che avrò fatto questo acquisto mi sentirò meglio?”. 

 

 

 

In breve

SPESSO SI COMPRANO OGGETTI INUTILI

Chi soffre di shopping compulsivo spesso finisce con il comprare oggetti del tutto inutili. In effetti, gli acquisti sono completamente al di fuori di una logica razionale.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Secrezioni vaginali abbondanti a sei mesi dal parto: cosa segnalano?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La comparsa di perdite trasparenti, prive di odore e non associate a particolari sintomi potrebbe essere espressione della ripresa dell'attività ovarica. Ma per avere la certezza che non si tratti di altro è meglio effettuare un controllo.   »

Gemelli: perché sono diversi?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Se i gemelli sono dizigoti è normale che abbiano un aspetto differente, anche per quanto riguarda il colore di occhi e capelli. Questo perché, a differenza dei gemelli monozigoti, non condividono un identico patrimonio genetico.   »

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Fai la tua domanda agli specialisti