Partner: la sua presenza ha un effetto antidolorifico

Luciana Pellegrino A cura di Luciana Pellegrino Pubblicato il 14/10/2019 Aggiornato il 14/10/2019

Secondo uno studio avere il proprio compagno accanto diminuisce la percezione del dolore e allevia la sofferenza. Ecco perché

Partner: la sua presenza ha un effetto antidolorifico

Un gruppo di ricercatori dell’Università delle Isole Baleari di Palma di Mallorca e dell’Università di scienze della salute di Hall in Tirol, in Austria, ha scoperto il potere analgesico del partner per combattere e diminuire il dolore. Avere un sostegno da parte del proprio compagno nel momento di sofferenza, che non si tratti necessariamente di un contatto verbale o fisico, può dunque avere un effetto antidolorifico.

Lo studio  su quasi 50 coppie

I ricercatori  hanno esaminato la sensibilità al dolore da pressione di ben 48 coppie, di cui ogni partecipante era stato testato sia singolarmente sia insieme al proprio compagno. I ricercatori dello studio, pubblicato sulla rivista medica Scandinavian Journal of Pain, hanno poi cercato di capire quale fosse la soglia del dolore dei partecipanti grazie a un questionario.

Il partner come antidolorifico naturale

Dai risultati del test si è scoperto che sia gli uomini sia le donne, in presenza del rispettivo partner, hanno manifestato una tolleranza al dolore più elevata. Avere un compagno accanto significa quindi percepire meno dolore poiché l’empatia del proprio partner porta ad attenuare il disagio nel momento in cui si manifesta il livello di sofferenza.

Soglia di dolore

La soglia del dolore è la sensibilità nel sopportare o percepire il dolore, che può cambiare da persona a persona. Ci sono persone che non sopportano neanche un leggero fastidio e altre che invece riescono a sopportare dolori lancinanti. L’intensità di soglia è il punto in cui lo stimolo per ogni soggetto viene considerato dolore. Avere una soglia del dolore più alta aiuta a vivere bene e a migliorare la qualità della propria vita sotto ogni aspetto, da quello sentimentale a quello lavorativo e sociale.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il dolore può essere cronico, quando il sintomo dura a  lungo compromettendo la qualità della propria vita, o acuto, quando compare all’improvviso e termina con la guarigione della condizione che lo ha scatenato.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Beta-hCG: il loro valore data la gravidanza?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La datazione della gravidanza si effettua in prima battuta partendo dalla data di inizio dell'ultima mestruazione, successivamente in base a quanto rileva l'ecografia e non considerando il valore delle beta-hCG.  »

Acido folico: l’assunzione di due compresse lo stesso giorno può causare danno?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'assunzione occasionale di una seconda compressa di acido folico nell'arco di 24 ore non provoca alcun danno alla gravidanza e non rende opportuno saltare l'assunzione il giorno successivo.   »

Fai la tua domanda agli specialisti