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Una donna magrissima crea invidia. In tutte. Anche le donne che hanno un peso assolutamente normale e, quindi, nulla da invidiare a nessuno almeno sul fronte “silhouette”, vedendo foto di figure femminili più magre di loro avvertono un senso di insoddisfazione nei confronti del proprio corpo. Lo ha evidenziato uno studio condotto da un team di ricercatori di diverse istituzioni nel Regno Unito, pubblicato dalla rivista Royal Society Open Science.
Due esperimenti diversi
La ricerca aveva come tema centrale l’immagine corporea, che spesso costituisce un elemento critico per le donne (e non di rado anche per gli uomini) influenzando, in bene o in male, la fiducia e la sicurezza di sé. Gli esperimenti condotti sono stati due. Il primo ha preso in esame 90 giovani donne con un peso nella norma le quali, dopo essere state suddivise in tre gruppi, su richiesta degli studiosi hanno osservato con attenzione fotografie di altre donne di varie corporature. In realtà, le donne ritratte erano sempre le stesse, ma la loro immagine era stata manipolata allo scopo di modificare le loro linea, rendendola più o meno snella. Il secondo esperimento è stato uguale al primo, con un’unica differenza: vi hanno partecipato solo le donne che in precedenza si erano dichiarate insoddisfatte del loro corpo.
Le immagini di donne magrissime fanno male
Da entrambi gli esperimenti è emerso che tutte le partecipanti, sovrappeso o normopeso, erano più critiche nei confronti dei loro corpi dopo aver visto le foto di donne molto magre, ma non dopo aver esaminato immagini di figure femminili con un peso nella norma o superiore alla norma.
Attenzione alla pubblicità
Di conseguenza, secondo quanto affermato dai ricercatori, chi fa pubblicità utilizzando foto di una donna magrissima contribuisce al poco apprezzamento delle donne verso il proprio corpo. Sempre a detta degli studiosi, optare per modelli di peso normale probabilmente aiuterebbe le donne ad accettare di più il proprio corpo e, anche, a sviluppare un rapporto più equilibrato e sano con il cibo, a tutto vantaggio della diminuzione del rischio di andare incontro all’obesità.