Egoisti … sempre allegri?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 23/01/2018 Aggiornato il 23/01/2018

Gli individualisti e gli egoisti sarebbero meno a rischio degli altruisti di soffrire di depressione

Egoisti … sempre allegri?

Egoisti sempre di buon umore? È quanto sostiene uno studio effettuato da un team di ricercatori dell’Università Tamagawa di Tokyo, sotto la direzione di Masahiko Haruno e pubblicato sulla rivista scientifica Nature Human Behavior, dopo avere osservato che le persone ego-riferite (i cosiddetti egoisti) sono meno a rischio di soffrire di depressione di chi invece si affligge per gli eventuali torti subiti dagli altri, anche nel caso in cui vi traggano un vantaggio economico.

L’empatia non sempre paga

La ricerca ha preso in esame un campione di giovani adulti, suddivisi in due gruppi: in uno sono stati messi i partecipanti che, grazie a specifiche indagini, avevano dimostrato di tollerare male le ingiustizie subite dal prossimo e di essere più contenti di un’equa distribuzione del benessere economico, mentre nell’altro sono stati inseriti coloro che avevano atteggiamenti più individualisti. Così è stato possibile appurare che le persone che hanno a cuore gli altri e si dolgono dei dispiaceri altrui hanno più degli altri la tendenza ad andare incontro a un disturbo dell’umore di chi invece si dimostra indifferente verso quanto non lo tocca e coinvolge in prima persona.

I segnali da osservare

La depressione appartiene all’elenco dei disturbi dell’umore. I sintomi che la caratterizzano sono numerosi, e tra questi i più comuni sono:

  • perdita di interesse verso quanto prima appassionava
  • tristezza persistente, crisi di angoscia
  • sensazione di smarrimento e paura
  • svogliatezza, facile stancabilità
  • disturbi del sonno (per esempio, sonnolenza diurna e difficoltà di addormentamento).

La comparsa di queste manifestazione deve suggerire di consultare tempestivamente il medico di famiglia, il quale valuterà l’opportunità di sentire il parere di un neuropsichiatrica.

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Lo stress, inteso come insieme di risposte che si innescano nell’organismo quando qualcosa crea paura, disagio, insoddisfazione, se si protrae nel tempo senza allentarsi favorisce la comparsa di depressione.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti