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Le donne soffrono di più di disturbi notturni, dall’insonnia al sonno interrotto, rispetto agli uomini. Il motivo? Il loro orologio biologico procede a un ritmo differente, secondo uno studio della McGill University di Montreal (Canada).
I ritmi circadiani
Gli autori hanno confrontato il ritmo circadiano (variazioni cicliche giornaliere delle attività biologiche umane in base al giorno e alla notte) di 11 donne e 15 uomini e monitorato il valore di alcuni parametri come temperatura corporea, stato di vigilanza e livelli di ormoni, tra cui la melatonina. Questa è coinvolta nella regolazione del ritmo circadiano in quanto viene prodotta dall’organismo in condizioni di buio e tranquillità, per predisporlo al sonno.
Sveglie prima e più stanche
È emerso che le donne tendono ad addormentarsi e a svegliarsi prima rispetto agli uomini e, durante la notte, tendono a essere meno vigili e, una volta sveglie, risultano più stanche. Queste differenze, secondo gli studiosi, spiegherebbero perché le donne soffrono di più di disturbi del sonno rispetto agli uomini e hanno possibilità due volte maggiori di soffrire d’insonnia.
L’insonnia è donna
L’insonnia è il disturbo del sonno più diffuso: affligge da un terzo a un quarto della popolazione mondiale. Il sesso femminile ne è più colpito, soprattutto in alcune fasi dell’anno (come il ciclo mestruale) e della vita (come la gravidanza). Se fino a 45 anni, l’incidenza nei due sessi è sovrapponibile, in seguito nelle donne si registra un picco, dovuto, secondo alcuni, a motivazioni psicologiche (la “sindrome del nido vuoto”, cioè l’abbandono della casa familiare da parte dei figli cresciuti), per altri ai cambiamenti che preludono alla menopausa.
Riposo poco ristoratore
Già altri studi avevano analizzato le peculiarità del sonno femminile: più leggero e frammentato, con frequenti microrisvegli (interruzioni del sonno che possono essere d’intralcio al buon riposo se numerosi e ravvicinati), spesso poco ristoratore.
Incerte le cause
Sul perché il sonno abbia caratteristiche diverse nei due generi ci sono ancora ipotesi contrastanti. Potrebbero entrare in gioco fattori antropologici, legati all’evoluzione della specie, psicologici (la donna è per natura più sensibile, ansiosa e apprensiva) o ormonali. Una disciplina di recente introduzione, la medicina di genere, si sta occupando di analizzare le peculiarità del sesso femminile. Quello che è certo è che le donne soffrono di più di disturbi del sonno rispetto agli uomini.