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È molto più che amore. Quella fra italiani e smartphone, purtroppo, sta diventando una vera e propria dipendenza. La conferma arriva dagli ideatori di “Coppa Libera Tutti”, una campagna che ha l’obiettivo di salvare le persone dalla dipendenza da smartphone, aiutandole a riscoprire il piacere e la bellezza del mondo reale.
Uso e abuso del cellulare
Nell’ambito della campagna di “liberazione” degli italiani dallo smartphone è stata realizzata un’indagine che ha messo in luce una situazione davvero preoccupante. Ben il 72% degli intervistati, infatti, ha ammesso di vivere quasi in simbiosi con il proprio cellulare. Basti pensare che il 19% lo utilizza per circa 6 ore al giorno, praticamente quasi la metà del tempo di veglia. Fra i giovani questa percentuale sale addirittura al 42%. Ciò significa che quasi 1 ragazzo su 2 trascorre la maggior parte delle ore libere da impegni scolastici al telefonino. Secondo gli esperti ci sono tutti i presupposti per parlare di dipendenza da smartphone vera e propria. Anche fra gli utilizzatori meno assidui, i tempi di utilizzo rimangono alti. Per il 21% degli italiani il cellulare è comunque un compagno fedele per quattro ore al giorno e per il 41% per due ore. Solo il 19% se ne serve per meno di un’ora al giorno.
Non si stacca nemmeno in vacanza
Visto che lo smartphone è uno strumento ormai irrinunciabile, oggi lo si usa praticamente ovunque. Il luogo di impiego più gettonato? I mezzi di trasporto pubblici, dove viene utilizzato dal 78% degli italiani. Nemmeno nelle situazioni che sulla carta sembrano poco consone al suo utilizzo si riesce a resistere. Il 69% del campione digita sui tasti del cellulare anche al lavoro e il 49% perfino in vacanza.
I possibili rischi
Stando agli esperti, tutte queste persone rischiano di sviluppare una “sindrome da hand-phone”, una sorta di dipendenza che porterebbe ad avere gli occhi sempre incollati allo schermo del proprio cellulare e ad avere una sola mano libera poiché l’altra è costantemente occupata con il touchscreen.