Depressione post partum: un’app aiuterà a riconoscerla

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 09/04/2015 Aggiornato il 09/04/2015

A breve sarà disponibile un’app che dirà alla neomamma se soffre di questo disturbo

Depressione post partum: un’app aiuterà a riconoscerla

È stata annunciata un’app in grado di rilevare nella voce materna i segnali di depressione post-partum, aiutando così le neomamme a riconoscere il problema e se necessario a chiedere aiuto.

In Italia e nel mondo

La depressione post-partum non è affatto un disturbo raro: ogni anno nascono nel mondo circa 135 milioni di bambini e si stima che almeno 25 milioni di questi vivano il loro primo anno di vita con una madre che presenta sintomi depressivi. Secondo i dati del 2013 forniti dal ministero della Salute, in Italia la depressione post-partum colpisce, con diversi livelli di gravità, dall’8 al 12% delle neomamme. I sintomi vanno dalla tristezza all’irascibilità, senso di inadeguatezza, ma anche vergogna e senso di colpa. Si tratta di un disturbo che interferisce soprattutto con le capacità della neomamma di instaurare un rapporto con il proprio bambino.

Un’applicazione che aiuta le mamme

Un gruppo di psicologi di Giappone, Italia e Singapore, coordinati da Gianluca Esposito dell’Università di Trento, sta sviluppando un’applicazione che permetterà di anticipare la diagnosi, aiutando le mamme a riconoscere il problema e dando loro consigli su come interagire con il bambino. Gli esperti stanno analizzando nel dettaglio tutte le differenze acustiche (tono di voce, velocità e pause del parlato e molto altro) nella voce di molte neomamme di lingua italiana, tedesca e giapponese, per risalire a quella che è stata definita la ”firma vocale” della depressione post-partum, per poter quindi sviluppare una applicazione in grado di riconoscere quel tipo di voce e allertare la mamma in difficoltà.

Una comunicazione carente

Il coordinatore della ricerca Gianluca Esposito ha spiegato come le donne che ne soffrono di depression post partum mettono in atto strategie comunicative differenti con i loro bambini nei primi mesi di vita, sia sul piano quantitativo (nel senso che tendono a parlare di meno con il piccolo), sia a livello qualitativo (facendo riferimento in questo caso a tipo di parole, tono e velocità del linguaggio utilizzato).

Suggerimenti semplici e veloci

L’obiettivo del progetto è sviluppare un software di lettura della voce materna per scovare segnali precoci di depressione, e quindi una app gratuita e veloce da utilizzare, da scaricare su tablet e smartphone che potrebbe essere usata in maniera anonima dalle neomamme con suggerimenti su come comunicare col proprio neonato e promemoria di attività da svolgere nel corso della giornata.

 

 

 

 

In breve

NE ESISTE GIA’ UNA

Un’altra app per il problema della depressione post partum si chiama Rebecca Blues; con questa applicazione le mamme possono interagire con gli specialisti, ma anche con altre donne nella stessa situazione.

 

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