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Il gesto dello scrivere è spontaneo, eppure richiede un particolare impegno del cervello; deve, infatti, coordinare i movimenti delle dita, della mano, del polso, del braccio e, allo stesso tempo, organizzare mentalmente il concetto da scrivere, richiamare alla memoria i termini e i simboli da utilizzare e porre attenzione alle regole apprese a scuola, come gli errori di ortografia e di sintassi. La grafia è unica, proprio come l’impronta digitale: non esistono due scritture identiche. Il tratto, infatti, esprime in modo così immediato lo stato d’animo, il temperamento, le attitudini, l’approccio alle diverse situazioni, che mamma sei… da non poter essere riprodotto da una mano diversa da quella dell’autore. La grafologia è la disciplina che cerca di individuare il carattere e la psicologia attraverso l’esame della scrittura.
I particolari rivelatori
La pressione: è la forza con la quale si preme la penna sul foglio nel tracciare le lettere. Indica la vitalità, la forza fisica e psichica;
l’inclinazione: la pendenza delle lettere rivela l’approccio verso l’esterno e la propensione a costruire nuove amicizie;
il calibro: con questo termine si indica l’altezza delle lettere più basse (come la “o” o la “c”); in grafologia il calibro indica l’autovalutazione, il grado di stima di sé e l’atteggiamento nei confronti della realtà;
la forma: rappresenta la sfera degli affetti, la capacità di comunicare calore e adattarsi all’ambiente esterno;
lo spazio tra le lettere: indica la generosità di spirito, quanto si è disposte ad aprirsi e donarsi agli altri e, viceversa, ad accogliere le ragioni altrui;
lo spazio tra le parole: simboleggia il tempo dedicato alla riflessione e all’analisi; rappresenta quindi la capacità critica e la logica;
la direzione: la riga, anche quando è immaginata perché si scrive su un foglio bianco, simboleggia la realtà e le regole. La direzione della scrittura rappresenta, quindi, la capacità di rispettare e conformarsi ai principi.
Scrivi così? Allora vuol dire che…
Ecco, in pratica, 6 esempi di grafia dalle quali intuire che tipo di mamma sei.
1 Lettere piccole, distanze equilibrate e uniformi, media pressione sul foglio.
Sei una mamma pignola: un po’ introversa, fatichi a essere sempre spontanea nei rapporti con gli altri. La tua forte sensibilità ti permette di percepire ogni stato d’animo e ti spinge ad analizzare anche gli episodi più inosservati, per arrivare poi a conclusioni sempre azzeccate. Per te l’ordine è fondamentale: ogni cosa deve essere sempre al suo posto. Che mamma sei? Dolce, sempre presente, qualche volta fin troppo!
2 Lettere curve e variabili, tratto veloce, pressione sul foglio media e irregolare.
Sei una mamma sbrigativa: sei molto spontanea e vivace e comunichi con grande facilità senza soffermarti sui particolari o compiere inutili elucubrazioni. L’essere sbrigativa ti permette di risolvere rapidamente i piccoli problemi, ma non devi dimenticare che il bebè ha bisogno anche di attenzioni particolari e di molta pazienza.
3 Lettere dritte, grandi, spigolose; le aste sono molto nette. Scrittura scarna e ordinata; forte pressione sul foglio.
Sei una mamma autoritaria: sei esigente e abbastanza intransigente. Il tuo carattere forte affascina il bimbo, ma può anche frenare un po’ la sua spontaneità. Dovresti cercare di essere più flessibile e tollerante, prima di tutto con te stessa.
4 Parole chiare e ordinate, lettere di grandezza medie, collegate tra loro da tratti curvilinei. Pressione sul foglio molto leggera.
Sei una mamma pragmatica: vedi sempre il lato pratico delle cose e hai un approccio positivo verso il mondo. Equilibrata e affettuosa, sei disponibile e attenta alle esigenze del bebè, pur sapendo dire un bel no quando proprio ci vuole. Non esistono tensione e stanchezza in grado di minare la tua tranquillità;
5 Lettere curve, con riccioli e occhielli, accartocciate in piccoli grovigli; spaziatura irregolare, il rigo tende a scendere. Pressione sul foglio variabile.
Sei una mamma titubante: sai essere molto affettuosa e premurosa, ma disperdi le tue energie nel cercare di capire qual è la scelta migliore. La tua indecisione ti porta a non essere sempre coerente e tu stessa ne soffri: ti senti sfiduciata e in ansia. Il tuo approccio viene percepito dal bimbo che potrebbe mostrarsi un po’ insicuro.
6 Lettere curve, spesso staccate una dall’altra. Il trattino della “t” tende verso il basso e a volte è collegato alla lettera successiva. Pressione normale sul foglio.
Sei una mamma affettuosa: avvolgi il bebè in un caldo abbraccio e lo riempi di coccole; sai comprenderlo e rispetti il suo carattere e le sue necessità. Disponibile e paziente, non ami i confronti duri. Sei il bimbo sarà forte e combattivo, potresti correre il rischio di non riuscire sempre a importi.