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Dimenticare le cose non è sempre un male, anzi, significa che si è più intelligenti. Uno studio dell’Università di Glasgow ha dimostrato infatti che il cervello degli smemorati funziona meglio degli altri.
Sinonimo di intelligenza
Essere multitasking e fare più cose contemporaneamente è un vantaggio, non solo nel lavoro ma anche nella vita di tutti i giorni, anche se tutto ciò potrebbe sovraccaricare il cervello di informazioni. Gli esperti però affermano che non c’è da preoccuparsi se tra tanti impegni e appuntamenti dimentichiamo alcune cose, al contrario significa che siamo più intelligenti rispetto alla media. Gli studiosi della ricerca dell’Università di Glasgow sono arrivati alla conclusione che dimenticare è importante tanto quanto ricordare e che il cervello degli smemorati funziona meglio perché è capace di immagazzinare informazioni più utili e di prendere decisioni rilevanti, agendo in maniera più consapevole.
Perché lavora meglio
Scordarsi le cose secondarie vuol dire lasciar spazio a nuovi dati e avere un cervello più flessibile, in grado di adattarsi all’evolversi del mondo. Una delle funzioni del cervello è proprio quella di aiutarci a riflettere e a valutare tutti i pro e i contro, in modo che le esperienze passate possano condizionare decisioni future. Perché ricordare solo fatti essenziali e dimenticare quelli inutili aiuta a far lavorare meglio il cervello.
Cervello sempre giovane e in forma
Ecco alcuni pratici consigli per mantenere un cervello attivo e giovane anche in età matura, ridurre le demenze e migliorare le funzioni cognitive:
· seguire una dieta a base di alimenti ricchi di omega 3 e 6 e vitamina B12, come salmone, sardine, pesce azzurro, crostacei, molluschi e frutta a guscio (30 grammi al giorno tra noci, mandorle e nocciole)
· praticare attività fisica e allenare la memoria con letture, puzzle e giochi elettronici
· controllare la pressione arteriosa, la glicemia e i valori del colesterolo
· garantire un riposo di almeno 7-8 ore a notte
· evitare il sovrappeso.