Bebè in braccio: perché si usa più la sinistra?

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 21/08/2019 Aggiornato il 21/08/2019

Perché molti mamme e papà scelgono la parte sinistra per tenere il bebè in braccio? La spiegazione è neurologica, assicura uno studio

Bebè in braccio: perché si usa più la sinistra?

Il braccio sinistro usato come una culla. Molte mamme e molti papà tendono a tenere il bebè in braccio su questo lato del corpo: perché? Se lo sono chiesti anche i ricercatori della Ruhr-Universität di Bochum (Germania) dopo aver revisionato 40 studi condotti sul tema in 60 anni. Dall’analisi si è visto che oltre due terzi delle persone, prevalentemente donne, preferiscono tenere il bebè in braccio sul lato sinistro e che anche i destrorsi tendono a farlo. Il lavoro di ricerca è stato descritto in un articolo pubblicato su Neuroscience and Biobehavioral Reviews.

Caratteristica comune a tutti

I ricercatori hanno rivisto tutti gli studi pubblicati e hanno concluso che tra il 66% e il 72% delle persone sono portate a preferire la parte sinistra del corpo per tenere il bebè in braccio, addirittura una percentuale superiore tra chi usa prevalentemente la destra, il 74%, mentre questa era solo il 61% fra i mancini. Tra i due sessi le percentuali erano 73% per le donne e 64% per gli uomini. Esistono possibili correlazioni tra il genere e la prevalenza dell’uso di una mano sull’altra: gli uomini hanno il 23% di probabilità in più di essere mancini, fanno sapere gli autori della ricerca.

Dipende dal cervello

Una possibile spiegazione della tendenza a usare la parte sinistra del corpo per tenere il bebè in braccio è che i destrorsi agiscono così poiché vogliono avere la mano prevalente libera. Ma i ricercatori azzardano un’ipotesi che chiama direttamente in causa il cervello e le emozioni. Il cervello è formato da due emisferi e ognuno sovrintende a funzioni diverse. Quello sinistro regola l’apparato muscolare del lato destro, e viceversa, e governa in maniera predominante funzioni come il calcolo. L’emisfero destro prevale nel riconoscimento delle immagini e nell’analisi non verbale, visiva, delle informazioni. Ma questo è anche la sede dominante delle emozioni, pertanto una persona tenderebbe a cullare il bambino a sinistra per tenerlo nel campo visivo di sinistra che è collegato sempre all’emisfero destro del cervello. Questo schema sarebbe valido soprattutto per le donne che hanno già stabilito un forte legame emotivo con il loro bambino durante la gravidanza.

 
 
 

Da sapere!

Essere cullati dalla mamma è la prima forma di contatto fisico e sociale per un neonato.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Secrezioni vaginali abbondanti a sei mesi dal parto: cosa segnalano?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La comparsa di perdite trasparenti, prive di odore e non associate a particolari sintomi potrebbe essere espressione della ripresa dell'attività ovarica. Ma per avere la certezza che non si tratti di altro è meglio effettuare un controllo.   »

Gemelli: perché sono diversi?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Se i gemelli sono dizigoti è normale che abbiano un aspetto differente, anche per quanto riguarda il colore di occhi e capelli. Questo perché, a differenza dei gemelli monozigoti, non condividono un identico patrimonio genetico.   »

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Fai la tua domanda agli specialisti