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“Ogni scarrafone è bello a mamma sua”. Oggettivamente, però, ci sono piccoli molto belli, candidati ideali per diventare dei bambini modelli. Alcuni non lo diventeranno mai, mentre altri finiranno sulle pagine dei giornali o alla tv. Che cosa fa la differenza? Un ruolo molto importante è giocato dai genitori. Un conto è mandare la foto a un giornale per farla pubblicare, un conto farne una sorta di “professione”. Non c’è nulla di male, a patto però di seguire alcune regole.
Il bambino deve essere sereno
Quando si tratta di piccoli bambini modelli, ovviamente tutto parte da mamma e papà. Sono loro a volere che il bebè diventi famoso. Nel caso di bambini più grandicelli o ragazzi, invece, il desiderio di diventare dei modelli può essere più personale, anche se non necessariamente. “In entrambe le situazioni, è consigliabile che i genitori mettano sempre al primo posto la serenità del figlio” spiega Gianni Lanari, psicoterapeuta, presidente del Cisp, Centro italiano sviluppo psicologia, di Roma. Questo significa che si può perseguire questo sogno finché il bambino modello si diverte, è stimolato e si trova a suo agio. Nel momento in cui subentrano ansie, nervosismi, paure è meglio interrompere.
No alle forzature
È essenziale poi che i genitori non riversino troppe aspettative sul figlio. Se loro si immaginano per lui un futuro sotto i riflettori, ma lui non ama sfilare e farsi fotografare non devono insistere. “Il bambino ha diritto a costruire la propria identità, assecondando le sue inclinazioni. Non deve essere una copia di mamma e papà o un riscatto alle loro frustrazioni” conferma lo psicologo.
Il livello di attenzione deve essere alto
La vita dei modelli non è fatta solo di riflettori, prime pagine e sfilate, nasconde anche parecchie insidie. “I genitori hanno anche il preziosissimo compito di proteggere i figli, controllando le agenzie, accompagnando i bambini ai provini, non abbassando mai la guardia” ricorda Gianni Lanari. In particolare, è bene fare attenzione quando il manager, il fotografo o altri addetti ai lavori chiedono di lasciare da solo il bambino sul set fotografico o durante la selezione: in questi casi meglio non fidarsi. Se il ragazzino è abbastanza grande, mamma e papà dovrebbero parlargli dei possibili pericoli che corre. Informarlo significa, infatti, anche fornirgli alcune armi per difendersi.