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Ormai non ci sono più dubbi: l’attività fisica è una vera e propria alleata non solo della salute dell’organismo, ma anche dello stato psicoemotivo. A dirlo sono gli esperti e centinaia di studi. Uno degli ultimi ha indagato l’impatto della pratica motoria sull’ansia e la depressione legate alla pandemia di Covid-19, scoprendo che il movimento è un grandissimo toccasana anche da questo punto di vista.
Lo studio italiano su quasi 20.000 persone
La ricerca che ha confermato come l’attività fisica possa essere utile per prevenire e contrastare l’ansia e la depressione nel particolare momento storico che stiamo vivendo è stato condotto da un’équipe di ricercatori italiani, coordinata dall’Università di Pisa, ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica Plos One . Ha coinvolto complessivamente 18.120 persone. Nello specifico si trattava di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo delle università di Pisa, Firenze, Torino, Genova e Messina.
Gli autori hanno invitato i volontari a compilare un sondaggio online riguardante le abitudini e lo stile di vita adottati durante il lockdown del 2020. Non solo. Alcune domande avevano lo scopo di indagare sull’eventuale disagio psicologico() avvertito, mentre altre erano tese a raccogliere informazioni sulla condizione sociale ed economica dei partecipanti. Lo scopo era capire se la pratica di un’attività fisica si associasse a rischi minori di sviluppare ansia e depressione.
I risultati della ricerca
Analizzando tutti i dati raccolti, gli esperti hanno scoperto che, durante il lockdown, a sperimentare con maggiore frequenza livelli elevati di ansia o depressione sono stati gli studenti, le persone con basso reddito e i soggetti che avevano smesso di fare attività fisica.
Gli autori hanno poi diviso i partecipanti in più gruppi a seconda dell’abitudine o meno di fare attività fisica. Hanno così notato che rispetto a coloro che erano inattivi anche prima della pandemia, le persone che hanno interrotto l’esercizio fisico durante il lockdown hanno avuto un rischio maggiore del 50% di ansia e depressione, mentre in quelle che sono riuscite a praticare con continuità attività fisica si è registrato un rischio ridotto del 20%.
Gli esperti hanno concluso che se, durante i mesi di chiusura dello scorso anno le persone avessero potuto continuare a praticare attività fisica ai livelli di sempre, fino al 21% dei casi gravi di ansia o depressione si sarebbero potuti evitare.
Fonti / Bibliografia
- Psychological distress in the academic population and its association with socio-demographic and lifestyle characteristics during COVID-19 pandemic lockdown: Results from a large multicenter Italian study | PLOS ONEMeasures implemented in many countries to contain the COVID-19 pandemic resulted in a change in lifestyle with unpredictable consequences on physical and mental health. We aimed at identifying the variables associated with psychological distress during the lockdown between April and May 2020 in the Italian academic population. We conducted a multicenter cross-sectional online survey (IO CONTO 2020) within five Italian universities. Among about 240,000 individuals invited to participate through institutional communications, 18 120 filled the questionnaire. Psychological distress was measured by the self-administered Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS). The covariates collected included demographic and lifestyle characteristics, trust in government, doctors and scientists. Associations of covariates with influenza-like symptoms or positive COVID-19 test and with psychological distress were assessed by multiple regression models at the local level; a meta-analysis of the results ...