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La nascita di un bebè rappresenta un momento critico per la compattezza della pelle: il rapido crescere e l’altrettanto veloce svuotarsi dei volumi del corpo compromette, infatti, elasticità e tono della cute che, se già per natura poco forte, finisce per cedere soprattutto in punti delicati come il décolleté, il ventre, l’interno delle cosce e delle braccia. Oggi ci occuperemo in particolar modo della pancia molle post parto. Certo non si può pretendere di risolvere il problema in breve tempo: servono volontà e costanza, ma perseverando la situazione migliora.
Le cause della pancia molle post parto
Bruschi cambiamenti
Sul banco degli imputati della pancia molle post parto ci sono innanzitutto le rapide variazioni di volume che la pelle subisce durante l’attesa: prima tesa al massimo, poi rapidamente svuotata, la cute viene sottoposta a un forte stress che, soprattutto se per natura è già sottile e fragile, porta inevitabilmente al cedimento.
L’azione degli ormoni
Anche alcuni ormoni particolarmente attivi in gravidanza, come il progesterone – che agisce rilassando le fibre elastiche – e gli estrogeni – che indeboliscono il collagene riducendo la densità cutanea – concorrono a peggiorare la situazione.
Poco movimento
Senza dimenticare che il pancione spesso porta, soprattutto nelle ultime settimane dell’attesa, a una sedentarietà “forzata” che non gioca certo a favore della tonicità dei tessuti.
Allarme smagliature
Perdita di tono e smagliature vanno spesso di pari passo. Una cute poco elastica, infatti, tende non solo a cedere ma anche a “strapparsi”, segnandosi con strie che da arrossate diventano a poco a poco bianche. Le zone a rischio sono sempre quelle sottoposte a maggiore stress durante l’attesa: seno, pancia e fianchi.
Pancia molle post parto: i numeri che contano
Dopo la nascita di un bebè, ma anche in tutti gli altri momenti della vita, la forza e la compattezza della pelle sono il risultato di un equilibrio tra varie componenti. Di acqua, innanzitutto, ma anche di proteine e di grassi. Tutto nelle giuste percentuali: basta poco perché, cambiando questi rapporti, anche la pelle ne risenta perdendo elasticità e tono. Con il risultato di ritrovarsi con la pancia molle post parto.
65% di acqua
È la percentuale di liquidi che deve essere presente nel corpo perché la pelle si mantenga elastica e compatta. L’equilibrio idrico della cute, però, è molto delicato e basta poco perché le riserve di acqua si riducano e l’epidermide diventi secca e perda luminosità, presentando anche una maggior fragilità e una più facile tendenza al cedimento.
16% di proteine
Formano la struttura che dà compattezza e forza alla cute: se mancano, la pelle cede, soprattutto in una fase critica come la gravidanza.
13% lipidi
Quelli in eccesso finiscono su cosce e fianchi, arrotondando pericolosamente la figura. Ma se mancano i grassi, soprattutto quelli buoni come gli Omega 3 e 6, l’epidermide finisce per indebolirsi strutturalmente e per perdere elasticità e compattezza.
Un aiuto dai cosmetici e dalla dieta
Per idratare. Occorre agire sin dai primi giorni dell’attesa e per tutto il periodo della gravidanza, utilizzando creme a base di sostanze fortemente idratanti e rigeneranti, come l’acido ialuronico, l’aloe e le vitamine del gruppo B, capaci di ripristinare il giusto tasso di idratazione per preservare la pelle morbida e compatta.
Dall’interno: per avere una cute idratata e turgida bisogna bere da uno a due litri di acqua oligominerale naturale, anche sotto forma di tè verde e tisane a base di frutti rossi ricche di antiossidanti, molecole capaci di contrastare i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Per rassodare. Mantenere ben nutrita la cute durante l’attesa è, quindi, la chiave per prevenire i rilassamenti e anche le smagliature. Le formule rassodanti hanno un ruolo importante quando si tratta di ridare compattezza al corpo, sempre e in modo particolare quando si aspetta un bebè. Oltre a idratare e nutrire, ricompattano la barriera di protezione della cute e la rendono più elastica. Contengono sostanze – come le ceramidi, l’elastina e il collagene di origine vegetale – che rafforzano e proteggono le fibre elastiche con peptidi, e particolari estratti vegetali – come quello di kigelia, con vitamine e antiossidanti – che arginano la perdita di tono.
Dall’interno: contro la pancia molle post parto è indispensabile un’alimentazione equilibrata e completa. In modo particolare non vanno mai dimenticate le proteine della carne, del pesce, delle uova e dei legumi, che rinforzano l’impalcatura di sostegno della pelle. Al termine della gravidanza possono aiutare anche gli integratori: utili sono specialmente quelli che apportano collagene (la proteina che dà tono e compattezza alla cute) e quelli che, attraverso un mix di erbe e vitamine, arginano i danni dovuti ai radicali liberi.
Per elasticizzare. Un valido aiuto proviene dagli oli per il corpo, formule a base di oli vegetali, di argan e mandorle dolci, di jojoba e di avocado, che apportano acidi grassi essenziali preziosi per rafforzare la barriera protettiva della pelle, evitare la secchezza e preservare la compattezza. Sono delicati e per questo perfetti da usare in una fase, come la gravidanza, in cui la cute è particolarmente reattiva. Buona regola è applicarli dopo la doccia: la loro consistenza setosa permette di massaggiarli anche sulla pelle umida. Se si preferisce il bagno, si possono aggiungere direttamente nella vasca (ne basta una dose pari a un cucchiaio), purché l’acqua non sia troppo calda perché, oltre a far scendere la pressione, ha un effetto rilassante sui tessuti.
Dall’interno: è buona abitudine aggiungere alle pietanze un cucchiaio di olio extravergine di oliva, preferibilmente a crudo: apporta acidi grassi essenziali, Omega 3, 6 e 9, fondamentali per preservare compatta la barriera protettiva cutanea e prevenirne la secchezza e il rilassamento.