Il sesto giorno dopo il parto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/01/2015 Aggiornato il 13/01/2015

Durante la prima settimana post parto, nella mamma aumenta la sudorazione a causa dell'eliminazione di molti liquidi. La neomamma può accusare anche dolori al seno

Il sesto giorno dopo il parto

Aumenta la sudorazione

Nella prima settimana dopo il parto la mamma può svegliarsi all’improvviso di notte ed accorgersi di essere molto sudata o, durante il giorno, avere un aumento eccessivo della traspirazione. Per quanto questo possa creare qualche imbarazzo alla neomamma, si tratta di un fenomeno del tutto normale. L’organismo, infatti, deve espellere ancora molti liquidi, accumulati nel corso della gravidanza e lo fa tramite la sudorazione (oltre che con l’urina). La mamma può ridurre il disagio provocato da un’ eccessiva sudorazione usando indumenti di cotone e deodoranti che non ostacolino la corretta traspirazione. Per reintegrare i liquidi perduti occorre bere molto, soprattutto se si allatta al seno.

Il seno è dolente e congestionato

Con l’arrivo della montata lattea il seno appare più gonfio e la neomamma può avvertire un senso di dolore e di congestionamento alle mammelle. Ciò è dovuto sia dall’ inizio della produzione di latte sia dal fatto che durante i primi giorni di vita il piccolo non è in grado di svuotare completamente il seno. Il latte rimasto nelle mammelle può causare dolori ed essere la causa, talvolta, di disturbi come l’ingorgo mammario o la mastite. Con il passare dei giorni il senso di congestionamento passa e il seno rimane gonfio ma non più dolente, poiché aumentano progressivamente le poppate del bebè e si stabilisce una sorta di equilibrio tra la produzione di latte e lo svuotamento del seno.

Quando chiamare il medico

Se il dolore al seno è particolarmente forte occorre rivolgersi al medico, per verificare che non vi sia in corso un’infezione mammaria, come la mastite. Altrimenti, può essere sufficiente attaccare più spesso il bebè al seno o estrarre il latte con il tiralatte, per svuotare le mammelle e ridurre il senso di congestionamento.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti