Una delle principali raccomandazioni che i ginecologice gli ostetrici rivolgono alle donne in gravidanza è quella di misurare con costanza la pressione arteriosa perché la pressione alta può essere pericolosa.
Quello che non tutte le donne sanno è che questa buona abitudine andrebbe mantenuta anche nel periodo del post partum: l’ipertensione, infatti, potrebbe esordire anche dopo la nascita del bambino. La conferma arriva da uno studio condotto da un’équipe di ricercatori statunitensi, della Scuola di Sanità Pubblica dell’Università di Boston, e pubblicata sulla rivista Hypertension.
La pressione è la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie mentre scorre al loro interno. In linea di massima, la pressione è considerata elevata quando la massima supera i 140 millimetri di mercurio (mmHg) e/o la minima i 90-100 mmHg. Valori compresi fra 121 e 139 mmHg per la massima e fra 88 e 99 mmHg per la minima sono ritenuti borderline. Anche dopo il parto, è importante che i valori si mantengano in questo range.
Nel nuovo studio, i medici hanno considerato affette da ipertensione post partum di nuova insorgenza le donne con pressione massima pari o superiore a 140 mmHg e minima superiore a 90. Hanno considerato ipertensione grave la massima superiore a 160 e/o minima sopra i 110 millimetri di mercurio.
Nella casistica considerata dall’indagine, le donne che avevano più di 35 anni, quelle che fumavano e quelle che avevano subito un taglio cesareo presentavano il 29% del rischio in più di sviluppare pressione alta dopo la gravidanza.
Lo studio è stato condotto su circa 2.500 neomamme che non avevano mai avuto problemi di ipertensione in precedenza. Tutte sono state sottoposte a una serie di controlli dopo la nascita dei loro bambini. Si è scoperto così che nell’anno successivo al parto, il 12,1% di loro ha sviluppato ipertensione. Nella maggior parte dei casi, il disturbo si è presentato subito dopo il parto, ma in oltre una mamma su cinque è stato diagnosticato a distanza di più di sei settimane dal lieto evento.
I ricercatori hanno concluso che il controllo frequente della pressione è fondamentale anche alle neomamme.