Terza settimana post parto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/01/2015 Aggiornato il 13/01/2015

Sentirsi triste nei primi giorni successivi al parto è un fenomeno del tutto normale (chiamato “post partum blues”, caratterizzato da stanchezza, insonnia, irritabilità, incapacità a concentrarsi e un po’ di depressione)

Terza settimana post parto

Può subentrare la depressione

La tristezza è destinata a risolversi in modo spontaneo entro dieci giorni circa dal parto. Se però la malinconia non passa nelle settimane successive, può dar luogo a una forma di depressione vera e propria, che colpisce circa il 10 per cento delle neomamme e può durare da due settimane fino a dodici mesi dopo il parto. Le forme più serie richiedono l’intervento del medico e una cura con farmaci. I sintomi con cui si manifesta sono molto marcati e consistono, per lo più, nell’irritabilità e nella labilità emozionale (si ride e si piange con estrema facilità).

Un aiuto dai famigliari

Spesso la mamma non è in grado di accorgersi del proprio stato: spetta al partner e alla famiglia in generale cogliere subito eventuali segni di depressione. In questo caso sarà bene informare il medico o il ginecologo, che sapranno valutare l’entità del problema e, nel caso, trovare la cura adatta per consentire alla mamma di risolvere in breve tempo la situazione.

Il perineo può essere ancora indolenzito

Il perineo, cioè la fascia muscolare compresa tra la vagina e l’ano, sebbene sia rimasto perfettamente integro dopo la nascita del bambino e non abbia subito lacerazioni, può essere profondamente stirato e traumatizzato. Il parto rappresenta, infatti, un momento di forte stress da stiramento per questa zona del corpo e, quindi, dopo parto questo muscolo fatica a ritrovare da solo la sua forza. Se poi il perineo si è lacerato spontaneamente o è stato inciso chirurgicamente (con l’episiotomia), è normale che l’indolenzimento della zona sia maggiore e richieda tempi di recupero più lunghi. Se il parto ha comportato delle lesioni del perineo la loro cicatrizzazione può creare zone contratte e dolenti che, se non trattate nel modo opportuno, potrebbero ostacolare la buona ripresa dei rapporti sessuali dopo il puerperio e di tutte le altre funzioni di questa zona, tra cui la minzione e la defecazione.

Gli esercizi di Kegel

Per aiutare la zona del perineo a recuperare l’elasticità e il tono di prima, è possibile già dalle prime settimane dopo il parto, se è avvenuto per via naturale, eseguire gli esercizi di Kegel (dal nome dell’inventore). È importante sapere che se, mentre si eseguono questi esercizi, ci si accorge di non avere sensibilità nella parte, non bisogna allarmarsi: nelle prime settimane dopo il parto è normale che la zona del perineo sia intorpidita. La sensibilità ritornerà gradualmente nel corso delle settimane successive. Ecco come si eseguono:

  • Sdraiarsi supina, cioè a pancia in su, e flettere le ginocchia tenendo i piedi distanziati tra di loro di circa 30 centimetri, con le piante appoggiate sul pavimento. Mettersi comode, con la testa e le spalle sostenute da uno o due cuscini e le braccia distese lungo i fianchi.
  • Contrarre con forza i muscoli intorno alla vagina e all’ano, restando in questa posizione il più possibile (fino a dieci secondi), quindi rilasciare lentamente i muscoli e rilassarsi.
  • Questo esercizio può essere eseguito anche in piedi o mentre si urina, anche se, in realtà, l’esecuzione di questa contrazione muscolare mentre si urina è utile solo per imparare il corretto movimento. In seguito, lo stesso esercizio andrebbe effettuato a vescica vuota e ripetuto ogni giorno, per almeno dieci minuti.
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