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Chi vive in una grande città ha più probabilità di soffrire di depressione post partum, il disturbo dell’umore che colpisce le donne nel periodo immediatamente successivo al parto con varie modalità e gradi di intensità. A sostenerlo è una ricerca guidata da Simone Vigod, psichiatra del Women’s College Hospital e del Women’s College Research Institute di Toronto, e pubblicata sul Canadian Medical Association Journal. Lo studio, che ha preso in esame un campione di 6.421 donne canadesi, ha messo in evidenzia che quelle che vivono nei centri con oltre 500mila abitanti sono più esposte alla depressione post partum, rispetto a quelle che abitano in aree meno congestionate.
Più difficoltà di adattamento al cambiamento
Secondo i ricercatori canadesi vivere in condizioni ambientali diverse dalla città spingerebbe l’organismo femminile a reagire più velocemente ai cambiamenti. Mentre le neomamme cittadine, abituate ad avere sempre tutto a portata di mano, farebbero più fatica ad adattarsi ai cambiamenti legati alla nascita del bambino: insomma, sarebbero meno ricettive e aperte al cambiamento e quindi più prediposte alla depressione post partum.
Come prevenire la malattia
Spiega Andrea Scoletta, ginecologo: “Oltre all’identificazione precoce dei fattori di rischio, per prevenire la depressione post partum è essenziale rilevare alcuni fattori protettivi, come per esempio, il sostegno da parte del partner già a partire dalla gravidanza e anche dopo la nascita del bebè, e il supporto della rete sociale di riferimento (amici e familiari) e degli operatori sanitari coinvolti”. È importante, infatti, non restare e soprattutto non sentirsi mai sole. Conferma Scoletta: “È fondamentale che le donne non siano lasciate sole dopo la nascita del bambino per allontanare il rischio di depressione post partum che potrebbe avere pesanti ricadute su tutta la famiglia”.