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Sbalzi ormonali, stanchezza, nuove responsabilità, predisposizione genetica potrebbero non essere le uniche cause della depressione post partum. Nuove informazioni sui meccanismi alla base di questa malattia così subdola arrivano da un recente studio condotto da un team di ricercatori tedeschi, dell’Istituto Max Planck di Lipsia, e pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology. Secondo gli autori, un ruolo importante potrebbe essere ricoperto da una molecola del cervello.
Dipende da più fattori
La depressione post partum è una malattia seria, che non va sottovalutata. Colpisce solo una piccola parte di tutte le neomamme e può comparire nei primi giorni dopo il parto oppure anche successivamente. Oggi è certo che le cause della depressione post partum sono diverse e interagiscono fra loro. Sicuramente, il rapidissimo calo, che si verifica dopo il parto, dei livelli di estrogeni, progesterone e cortisolo può mettere a dura prova l’umore della neomamma. Anche la stanchezza dovuta a insufficienti ore di sonno e il nuovo ruolo possono mettere in crisi la donna. Altri fattori importanti sono lo scarso supporto pratico ed emotivo ricevuto, le aspettative irrealistiche sulla maternità, gli eventi stressanti. Anche la predisposizione genetica e la famigliarità aumentano le probabilità di malattia.
Analizzate neomamme depresse e sane
Il nuovo studio tedesco fornisce ulteriori dettagli sulle possibili cause della depressione post partum. Gli autori hanno esaminato due gruppi di neomamme: il primo era sano, mentre il secondo era colpito dalla malattia. Tutte le donne sono state sottoposte a degli esami del sangue e a una risonanza magnetica cerebrale. Lo scopo era capire se vi fossero delle differenze significative fra i soggetti depressi e quelli con tono dell’umore normale.
Mancanza di un enzima
Dall’analisi dei risultati, è emerso che le neomamme colpite da depressione post partum presentavano livelli più elevati, rispetto alle altre, della molecola monoammina ossidasi A. Si tratta di un enzima in grado di diminuire la quantità di serotonina e dopamina, due neurotrasmettitori importanti per il benessere del cervello, ma non solo. Queste sostanze, infatti, innalzano anche il buon umore, l’energia e la voglia di fare.
Si studiano nuove cure
Quella degli studiosi tedeschi è una scoperta molto importante. Infatti, oggi esistono già dei farmaci in grado di agire contro la monoammina ossidasi A. Il passo successivo dunque, consisterà nel condurre ricerche per capire se effettivamente queste molecole possono essere utili nelle neomamme depresse.