Le mamme più vecchie d’Europa si trovano in Italia, ma anche in Irlanda, Spagna e Svizzera. Lo afferma uno studio comparato dell’Istituto federale tedesco per la ricerca sulla popolazione, dal quale emerge che nei quattro Paesi in testa per avere le mamme più vecchie, una donna partorisce il primo figlio all’età di 31 anni, in Germania poco sopra i 30, mentre le più precoci (27 anni) sono romene, bulgare e ucraine.
L’Italia, oltre ad avere le mamme più vecchie, ha anche il tasso di natalità più basso (1,4 figli per donna), poco più alto di quello della Germania e Ungheria. Le donne più prolifiche dell’Unione Europea sono invece le islandesi con 2,2 figli in media, le irlandesi, le turche e le francesi.
In Italia, poi, oltre un bambino su quattro (27%) è figlio di madre nubile, mentre in Germania un bambino su tre (32%). Il minor numero di bambini nati da madri single si registra in Turchia (2%), seguita da Grecia (6%), Croazia (12%), Svizzera (18%) e Polonia (20%). Sul piano mondiale, la Germania occupa il primo posto per la percentuale di donne senza figli. Lo studio sottolinea che per le donne tedesche avere un figlio è meno importante di perseguire obiettivi di carriera, di coltivare le amicizie e di dedicarsi al tempo libero.
“A mio avviso avere il primo figlio dopo i 30 anni, nella società odierna, è l’età migliore per cui non ci sono né svantaggi né vantaggi – riferisce Gaetano Perrini, ginecologo all’ospedale Mauriziano di Torino -. Un altro discorso invece è averlo dopo i 35 anni. In questo caso è effettivamente più problematico, perché aumenta il rischio di malformazioni al feto, ipertensione e diabete gestazionale. Vantaggi: sicuramente dopo i 35 anni si è più consapevoli e mature”.