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Le donne, dopo il primo figlio, tendono a lasciare il lavoro sopraffatte dalle difficoltà di conciliare l’attività lavorativa con la famiglia. Sembra addirittura che una donna su tre, dopo essere diventata mamma, lasci definitivamente la sua occupazione lavorativa.
Non solo per i figli
Ma non sono solo neomamme a lasciare il lavoro; anche donne più mature si licenziano per assolvere a obblighi familiari di vario tipo, dal parente malato ai genitori anziani. Il quadro evidenzia una situazione alquanto arcaica e in parte fisiologica per la società italiana. Ovvero, le responsabilità familiari in termini di accudimento e assistenza sono ancora tutte sulle spalle delle donne. Ciò accade perché non giungono nella famiglia ulteriori aiuti da parte dello Stato, ma non solo. A dover cambiare pare essere proprio la mentalità che sottende alcune decisioni. La convivenza serena e prolungata di lavoro e famiglia è per la donna una vera e propria utopia. Sensi di colpa compresi.
Pensioni inique
Le donne, inoltre, tendono a ricevere una pensione inferiore agli uomini. Più del 50% delle pensionate, infatti, usufruisce di un reddito pensionistico inferiore ai mille euro. Anche sul fronte flessibilità e correlate opportunità lavorative, pare che si tratti sempre di un territorio a forte prevalenze maschile e in parte precluso all’occupazione femminile.