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Si è sempre pensato che diventare mamma a 40 anni fosse una sorta di scelta “al limite” sia per le più scarse energie della mamma arrivata agli “anta” sia per quanto riguarda la salute del nascituro. In realtà, pare invece che le madri mature abbiano figli addirittura più sani, fisicamente e psichicamente, rispetto a chi partorisce in giovane età.
Lo studio inglese
Essere mamma a 40 anni può, quindi, essere un vantaggio. A dimostrarlo è uno studio inglese, secondo cui i bambini nati da quarantenni hanno un rischio più basso di ricovero in ospedale nei primi tre anni di vita, ma non solo. I figli delle donne “mature”, infatti, pare sviluppino migliori capacità linguistiche e di apprendimento rispetto ai bambini con madri ventenni.
Figli posticipati, una necessità
Sono sempre più numerose le donne che decidono di diventare mamma a 40 anni. Si tratta spesso di una scelta più “forzata” che naturale. Infatti, il mondo del lavoro, già difficile per le mamme, si pone in maniera tale da rendere la prima maternità un ostacolo più che una risorsa. Dunque, i 40 anni sembrano essere ormai l’età ideale per fare un figlio. Altrettanto vero è che molti studi e ricerche medico-scientifiche hanno sottolineato come, dopo i 35 anni, la gravidanza possa essere più complicata rispetto a quella dei vent’anni. I rischi di una maternità in là con gli anni riguardano più che altro la salute di gestante e neonato. In più, si è sempre consigliato alle donne desiderose di diventare mamme, di “provarci” prima dei 30 anni sfruttando una più alta probabilità di concepimento.
L’esperienza come risorsa genitoriale
Lo studio britannico condotto da Jacqueline Barnes, però, dimostra che i figli delle mamme quarantenni sono più sani in linea generale rispetto ai bimbi delle ventenni. Questo sorprendente stato di salute si misura con un minor numero di ricoveri ospedalieri e accessi al pronto soccorso pediatrico nei primi anni di vita. Ma il maggior benessere dei figli di donne mature si riscontra anche in età prescolare e scolare, attraverso migliori capacità di apprendimento e un più precoce sviluppo delle abilità linguistiche. Qual è la causa di tale differenza? Probabilmente le spiegazioni vanno ricercate nella maggior esperienza data dall’età, che porta a una migliore consapevolezza di sé come donne e, dunque, a una gestione più serena e matura della maternità. Da non trascurare, poi, l’allenamento allo “stress” generato da anni di vita e lavoro, utilissimo per poter sopportare al meglio le tipiche difficoltà e ansie naturali nei primi anni di vita del bambino.
Maternità e genitorialità
Diventare mamma ed essere un genitore consapevole sono, quindi, due stati che spesso non coincidono. O meglio, si tratta di due condizioni dell’essere donna che possono verificarsi simultaneamente o in tempi differenti. Il primo caso è quello relativo proprio alle mamme più “mature” mentre il secondo si verifica frequentemente quando si partorisce in giovane età. Ma in quest’ultimo caso, la rapida esperienza delle prime prove da mamma fa sì che, anche per le giovanissime mamme, i tempi arrivino a coincidere rapidamente.