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I baby genitori fanno sempre notizia. In realtà, però, le storie che balzano agli onori della cronaca, con protagonista una ragazza madre, sono solo una minima parte di tutte quelle che accadono in Italia. Il fenomeno è molto più diffuso di quanto possa sembrare in apparenza, tanto che si può parlare di vero e proprio boom. Solo nel 2011, sono stati 9 mila, infatti, i bebè nati da una ragazza madre di età inferiore ai 19 anni. Lo rivelano i dati Istat, di cui si è discusso nel corso del congresso nazionale dei ginecologi italiani, che si è tenuto recentemente e che ha riunito i singoli congressi della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), dell’Associazione ostetrici e ginecologi ospedalieri italiani (Agoi) e dell’Associazione ginecologi universitari italiani (Agui).
L’8% dei parti
Secondo l’Istat, nel 2011, le donne italiane hanno avuto il primo figlio in media a 31,4 anni. Ciò significa che alcune sono diventate mamme molto più tardi, anche oltre i 40 anni, e altre molto presto, sotto i 25 anni. La percentuale di bimbi nati da una mamma over ‘40 e di quella di bebè nati da una ragazza madre si equivaleva: all’incirca l’8%.
In tutta Italia
A dispetto di quanti pensano in molti quello della ragazza madre non è un fenomeno tipicamente meridionale. Al contrario. I numeri parlano chiaro. Se nella Regione Campania si registrano in media 1.562 donne che partoriscono prima dei 19 anni, pari al 17% di tutte le donne che diventano mamme, in Lombardia sono oltre 2 mila i neonati delle baby mamme.
Storie di gioia ma anche di sofferenza
Tra le ultime notizie di cronaca c’è quella dei baby genitori di Treviso, 13 anni lei e 12 lui, sostenuti in tutto e per tutto dalle famiglie di origine, ma si tratta di un caso isolato. Accade raramente, infatti, che i nonni accettino di buon grado la notizia. Anzi, spesso le ragazze madri hanno una storia difficile alle spalle e non possono sicuramente contare sull’aiuto dei genitori e, spesso, nemmeno del partner. Ecco perché il ruolo di realtà come consultori, case-famiglia, associazioni di volontariato diventa centrale.
I baby genitori vanno sostenuti
In tutti i casi, comunque, i baby genitori e, a maggior ragione, le baby mamme vanno sostenute. Infatti, sono ancora delle ragazzine, alle prese con i problemi e le difficoltà della crescita. Sono, dunque, chiamate ad assumere un ruolo decisamente troppo grande per loro. Per questo, gli esperti riuniti durante il recente congresso hanno ribadito la necessità di un maggiore interessamento nei confronti del problema da parte delle istituzioni.