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Esistono vari tipi di macchie viso, quelle solari sono sicuramente le più diffuse: compaiono oppure si accentuano, se già presenti, dopo l’estate proprio per la massiccia esposizione, a volte non protetta, ai raggi solari. Per renderle meno visibili si può ricorrere a trattamenti cosmetici anti-macchia che si possono usare anche in allattamento, ma non in gravidanza, mentre per i trattamenti professionali è bene attendere la fine dell’allattamento.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità le macchie scure interessano una donna su tre. Un inestetismo che preoccupa ancora più delle rughe perché toglie luminosità al viso. Per le macchie solari in viso è sicuramente importante continuare a proteggere le zone esposte anche post gravidanza così da evitare che si accentuino.
Macchie solari viso: perchè compaiono
Le macchie sono dovute a un accumulo di melanina, il pigmento che dà colore alla pelle e favorisce l’abbronzatura. Quando, per ragioni diverse, la melanina viene prodotta in eccesso migra dagli strati inferiori della cute fino in superficie provocando la comparsa di macchie scure. Le macchie nascono per cause differenti e per questo si distinguono in:
- le lentigo solaris o macchie solari. Si definiscono così proprio legate in maniera diretta all’esposizione solare che sollecita la produzione di melanina. Di forma irregolare e grandezza variabile da pochi millimetri a qualche centimetro, possono essere localizzate oppure diffuse; si presentano comunque sulle aree che sono maggiormente esposte ai raggi Uv: il viso, il collo, il décolleté e le mani.
- il melasma. Con questo termine si indicano le macchie scure che nascono da fattori di tipo ormonale. Tra queste c’è infatti il melasma gravidico, le macchie tipiche della gravidanza sollecitate proprio dalla produzione ormonale e localizzate principalmente nella parte del volto tra il labbro superiore, le guance e la fronte. Un altro periodo a rischio per la formazione di questo tipo di macchie è la menopausa. Ne sono soggette anche le donne che assumono contraccettivi orali.
- le macchie da imperfezioni. Sono macchie che possono comparire anche in giovane età dal momento che si tratta di zone interessate da un processo infiammatorio che si scuriscono. Un esempio tipico sono le cicatrici da acne scurite.
Non va dimenticata in ogni caso la componente genetica: esistono soggetti maggiormente predisposti al formarsi delle iperpigmentazioni, di qualunque tipo esse siano
Macchie solari sulla pelle post estate
Le macchie solari risultano inevitabilmente più accentuate dopo l’estate. Questo per via della continua esposizione ai raggi Uv. Spesso, infatti, anche senza volerlo, si finisce per lasciare la pelle senza protezione: succede magari in città perché ci si dimentica di mettere la crema solare e si resta un po’ di tempo al sole senza protezione. La cattiva abitudine di non usare uno scudo protettivo mentre si passeggia, si fa sport o semplicemente si viaggia in auto in piena estate contribuisce a far comparire o a rendere più evidenti le macchie solari.
La situazione si complica poi in gravidanza: un’estate passata con il pancione rischia di aumentare la visibilità delle macchie per la combinazione di due fattori predisponenti come l’esposizione agli Uv e le variazioni ormonali. Stesso discorso per chi soffre o ha sofferto recentemente di acne: quando aree interessate da un processo infiammatorio vengono esposte al sole senza protezione si colorano dando vita a una macchia ben visibile. Un’altra situazione che rischia di provocare le macchie solari è legata alla ceretta: quando si tolgono i baffetti la cute, privata dallo strappo del film idrolipidico protettivo, si trova in una condizione di estrema vulnerabilità che provoca, sempre per azione degli Uv, la formazione di un’iperpigmentazione.
Recenti studi hanno mostrato poi che la prolungata esposizione allo smog può dar vita a una condizione di infiammazione cronica che favorisce la comparsa delle macchie scure, anche in età non avanzata. Le macchie solari si identificano spesso con le macchie dell’età perché la loro presenza si fa man mano più significativa dopo i 40-45 anni. Dopo l’estate, infatti, la cute mette in atto un naturale meccanismo di eliminazione della melanina prodotta sotto il sole come scudo difensivo. Questo meccanismo tende ad incepparsi con il passare del tempo: la melanina si concentra in alcuni punti dando vita a macchie pigmentate, non a caso uno dei segni caratteristici dell’invecchiamento cutaneo.
Come eliminarle con la cosmetica
Esiste una gamma completa di formule cosmetiche che si occupano di schiarire le macchie solari, rendere più uniforme l’incarnato e dare luminosità al viso. Dal momento però che le macchie solari rappresentano un inestetismo decisamente complesso, è importante affrontarle non con un singolo prodotto ma con una routine antimacchia completa.
Si può partire già dalla detersione dove al consueto prodotto per la pulizia che può essere, secondo le preferenze, a risciacquo o meno, si può affiancare l’impiego di uno scrub dolce, una volta ogni dieci, quindici giorni. La funzione dello scrub è proprio quella di eliminare le cellule morte superficiali, le più cariche di pigmento, con un leggero effetto schiarente. Importante è che il prodotto agisca con dolcezza grazie a particelle esfolianti delicate come le perle di jojoba di Everyday Gel Esfoliante Rigenerante di Mediterranea, arricchito con estratto di aloe idratante e olio di oliva emolliente e nutriente.
L’Erbolario combina la vitamina C con l’acido maltobionico delicatamente esfoliante nel Trattamento Viso Intensivo Ridensificante Effetto Rivitalizzante della linea Vitamina C & Oro 24K: le particelle di oro si coniugano con la vitamina C rendendola stabile così che possa svolgere a pieno la sua azione illuminante e antiossidante. Accanto alle formule schiarenti classiche in crema o siero, si può integrare la strategia contro le macchie solari con concentrati da utilizzare localmente e maschere schiarenti, da programmare a cadenza regolare, una, due volte la settimana.
Anche BioNike nella sua linea specifica antimacchie, Defence B-Lucent, propone la Crema Detergente Illuminante dal delicato effetto esfoliante che richiama in superficie cellule nuove per una pelle più compatta e luminosa.
La pulizia si può completare con un tonico ad azione illuminante come Watermelon Glow – Tonico rassodante PHA + BHA illuminante all’anguria di Glow Recipe a base di acido salicilico e poli idrossiacidi che esfoliano con grande delicatezza gli strati superficiali della cute.
Contiene invece un pool di probiotici e postbiotici 2 Glow Essence to Skin di World of Beauty, una formula a metà tra tonico e trattamento da applicare a fine detersione per un effetto illuminante.
Dopo la detersione è il momento del trattamento. Le formule antimacchia, da usare dopo un’accurata pulizia del viso, tendono a differenziare il campo d’azione per garantire massima efficacia. Alcune scelgono alfaidrossiacidi per esfoliare gli strati superficiali della pelle: a differenza dello scrub che agisce per via meccanica, gli acidi naturali, glicolico, fitico, azelaico, cogico, ferulico e mandelico, lavorano più in profondità inibendo l’attività della tirosinasi, l’enzima che trasforma la tirosina in melanina oppure bloccando il trasferimento della melanina dai melanociti che la producono ai cheratinociti, le cellule superficiali della cute.
In Pigment Control Advanced Serum di Miamo l’acido tranexamico, il Tetrapeptide-30 e un complesso di estratti naturali inibiscono la tirosinasi, enzima responsabile della formazione di melanina, mentre l’acido idrossifenossi propionico blocca il trasferimento di melanina dai melanociti ai cheratinociti e aiuta a rallentare l’invecchiamento foto-indotto. In funzione antimacchia sono utili anche le vitamine C e la B3 e particolari estratti vegetali ricavati dalla liquirizia, dai funghi del riso, dall’uva ursina, dal lupino e dal verbasco che hanno funzione schiarente e illuminante.
The Peeling Mask di Sephopra Collection, una morbida maschera in fibra di bambù, in tre minuti ridona luce alla pelle grazie alla sua formula con acidi della frutta effetto pelle nuova. Non sono da dimenticare infine le mani, zone sempre esposte e quindi particolarmente soggette alla formazione di macchie.
Rougj + le attenua con il Trattamento Mani Antimacchia Whitefix con estratti di giglio di mare e mandarino giapponesi schiarenti e un spf 20 che aiuta a proteggere la cute dall’iperpigmentazione provocata dai raggi solari. Le formulazioni antimacchia, pur essendo molto delicate, non si impiegano in gravidanza dal momento che nei nove mesi dell’attesa la cute diventa più sensibile e va trattata quindi con la massima attenzione. Si possono impiegare invece in allattamento con le dovute attenzioni: le formule che contengono acidi della frutta si applicano la sera mettendo sempre poi una protezione solare durante il giorno.
Non a caso Patyka propone il Peeling Notte Rinnovatore di Luminosità, un trattamento antimacchie notturno con acido citrico, acido fitico e acido lattico, arricchito con felce marina schiarente, bisabololo lenitivo e burro di karité che riconforta la pelle.
Come eliminarle con la medicina estetica
Al termine dell’allattamento si può pensare di ricorrere un trattamento di medicina estetica per rendere meno evidenti le macchie solari. Gli approcci sono diversi e vengono selezionati dal professionista sulla base del numero di iperpigmentazioni da trattare, sull’estensione, la localizzazione, la profondità e il colore, più o meno scuro.
- Il peeling chimico Prevede l’applicazione sulla zona interessata di uno o più agenti chimici per un breve periodo così da rimuovere gli strati superiori e ottenere una profonda rigenerazione della cute. Si possono usare l’acido glicolico, il mandelico, il salicilico, il piruvico o il tricloracetico in base all’estensione e alla profondità della macchia, ma anche alla tipologia di pelle e al grado di reazione della cute. Esistono infatti peeling più profondi e altri più delicati e meglio tollerati, anche dalle pelli sensibili. Durante la seduta si percepisce in genere una sensazione di lieve pizzicore a cui segue la comparsa di un gonfiore che dura poche ore e di un arrossamento, più o meno intenso e persistente in base alla sostanza usata per l’esfoliazione. Unica avvertenza: non ci si deve esporre al sole per almeno una settimana proteggendo con cura la pelle.
- Il laser Il laser Q-Switched Nd:Yag con impulsi brevi ad elevata potenza va a colpire con precisione il pigmento che viene “rotto” ed eliminato poi naturalmente per esfoliazione. I risultati sono immediati e definitivi, senza esiti cicatriziali. L’uso del laser comunque deve sempre essere valutato dal medico dopo un’attenta diagnosi dermatologica che permette anche di stabilire il numero di sedute necessarie per la rimozione delle macchie. Prima di sottoporsi al trattamento occorre evitare l’esposizione ai raggi solari e alle lampade UVA per almeno una settimana e non assumere farmaci che possano aumentare la sensibilità della pelle alla luce. Dopo la seduta va applicata una pomata antibiotica per alcuni giorni; si possono comunque riprendere subito le consuete attività facendo massima attenzione alla protezione dal sole.
- La luce pulsata Sulle macchie di colorito omogeneo e aspetto uniforme è preferibile l’impiego del laser mentre in presenza di iperpigmentazioni dal colorito disomogeneo e aspetto variegato si può optare per la luce pulsata, indicata anche per un’area fragile come quella del collo.
Macchie come prevenirle
Se rendere meno evidenti le macchie solari è possibile, fondamentale è fare in modo che quelle già presenti non diventino ancora più estese e scure sotto l’azione dei raggi solari. Ecco perché è basilare, sempre e a maggior ragione in gravidanza, utilizzare una protezione solare anche al rientro in città e continuare ad usarla per tutto l’anno.
Fresh Sun Screen SPF 20 di Ringana è adatto a tutte le pelli sensibili, anche in attesa, grazie alla presenza diossido di zinco come unico filtro naturale minerale, olio di karanja e estratto di curcuma che rigenerano le cellule e proteggono dai radicali liberi, bisabololo e Coenzima Q10 con effetto lenitivo e rigenerante.
Biofficina Toscana protegge la pelle dalle macchie solari e altri danni da Uv con la Crema Solare Viso Age Control SPF 50 che unisce estratti vegetali toscani con l’astaxantina, carotenoide antiossidante che dà luce e compattezza. Particolarmente indicate, infine, in caso di macchie solari sono le creme che allo scudo protettivo anti-Uv uniscono un’azione schiarente.
E’ il caso di Bright Reveal Crema Idratante Anti-macchie SPF 50+ proposta da L’Oréal Paris, crema idratante con fattore di protezione SPF 50+ formulata per aiutare a proteggere, illuminare e rendere l’incarnato uniforme grazie al 2% di niacinamide.