Etichette alimentari: l’Europa fa chiarezza

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 03/07/2014 Aggiornato il 03/07/2014

Il Regolamento (UE) 1169/2011 introduce molte novità in termini di etichette, soprattutto in Italia, dove la normativa risulta complessa e spesso ambigua

Etichette alimentari: l’Europa fa chiarezza

Sono in arrivo nuove regole sulle diciture che dovranno essere presenti sulle etichette alimentari atte a migliorare l’informazione e la tutela del consumatore.  Si tratta del Regolamento (UE) n. 1169/2011 del 25 ottobre 2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori che è in vigore dal 7 novembre 2011, ma la sua applicazione è scaglionata al fine di consentire agli operatori di adeguarsi alle nuove norme.

Che cosa cambia

– Dal 1° gennaio 2014 si applicano le nuove disposizioni relative alle etichette delle carni macinate, cioè stabilisce i limiti in percentuale di grasso e di tessuto connettivo appunto per le carni macinate.

– Dal 13 dicembre 2014 si applicheranno tutti i contenuti del regolamento a esclusione dell’obbligo delle indicazioni nutrizionali. Le informazioni da fornire al consumatore sono numerose, tra le quali: denominazione dell’alimento, elenco degli ingredienti,  condizioni di conservazione e/o d’impiego, quantità, durata di conservazione, origine di provenienza, metodo di produzione, indicazione specifica della natura nel caso degli olii e grassi vegetali,  presenza di eventuali allergeni.

– Dal 13 dicembre 2016 si applicheranno anche le disposizione relative all’obbligo delle indicazioni nutrizionali. Tuttavia le indicazioni nutrizionali riportate sulle etichette su base facoltativa tra il 13 dicembre 2014 e il 13 dicembre 2016 dovranno essere conformi alle disposizioni del nuovo regolamento.

Tutti gli alimenti

Il campo di applicazione riguarda tutti gli alimenti forniti al consumatore finale, compresi quelli forniti alle collettività, ma anche dalle collettività, come ristoranti, trattorie, mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, fast food. Tutte le collettività dovranno essere pronte a comunicare l’informativa riguardante l’eventuale presenza di allergeni in maniera facilmente visibile e chiaramente leggibile, affinché il consumatore sappia che quel determinato alimento è suscettibile di provocare allergie e/o intolleranze. Di conseguenza, non sarà consentito fornire tali informazioni solo su richiesta del consumatore.

Novità per chi è allergico

Rispetto all’attuale normativa il Reg. (UE) 1169/2011 introduce due novità sostanziali in merito all’argomento allergeni:

– La denominazione della sostanza/prodotto allergenico dovrà essere evidenziata attraverso un tipo di carattere chiaramente distinto dagli altri ingredienti elencati, per esempio per dimensioni, stile o colore di sfondo;

– Si dovrà ripetere il nome dell’allergene ogni qualvolta esso sarà presente in più ingredienti e/o coadiuvanti tecnologici presenti nell’alimento.

Sono esenti dagli obblighi di etichettatura con le informazioni per il consumatore finale gli alimenti pre-incartati nella grande distribuzione “per la vendita diretta”. Con questo Reg. la sicurezza nutrizionale diventa obiettivo comune del consumatore finale e dell’industria alimentare.

In breve

CONSUMATORI PIU’ TUTELATI

Le innovazioni normative in materia di etichettatura consentiranno scelte alimentari più consapevoli e, quindi, una maggiore tutela per il consumatore. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza indietro di 5 giorni secondo l’ecografia e rispetto all’atteso

15/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una differenza di appena 5 giorni tra la settimana di gravidanza individuata in base al calcolo ostetrico (che conta le 40 settimane di gravidanza a partire dalla data di inizio dell'ultima mestruazione) e quanto rilevato dall'ecografia non è significativa, tant'è che non suggerisce di ridatare la gravidanza....  »

Raffreddore perenne e tosse in un bambino di 10 anni

14/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Per quanto strano possa sembrare, a volte certi sintomi manifestati da un bambino già grandicello sono psicosomatici, cioè sono causati da un problema di tipo emotivo-comportamentale.   »

Quanti carboidrati al giorno durante la gravidanza?

11/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Rosa Lenoci

In generale, per le donne in gravidanza, si consiglia un apporto di carboidrati che varia dal 45 al 60% dell'apporto calorico totale giornaliero. Questo significa che se una donna in attesa ha un fabbisogno di 2.200 Kcal al giorno, tra 990 e 1.320 Kcal dovrebbero provenire dai carboidrati.  »

Fai la tua domanda agli specialisti