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Mangiare il peperoncino piccante aiuta a dimagrire! A sostenerlo è una recente ricerca americana che dimostra come la capsaicina, principio attivo del peperoncino, sia efficace nel bruciare i grassi. L’interessante risultato di questo studio, condotto da alcuni scienziati della University of Wyoming (Stati Uniti), è stato presentato a Baltimora, in occasione del congresso annuale Biophysical Society.
Una scossa al metabolismo
Al già noto ruolo analgesico della capsaicina nei casi di dolore muscolare e reumatico, si aggiungerebbe quello recentemente scoperto dai ricercatori statunitensi di prevenire l’accumulo di grasso, una volta introdotta nel nostro organismo.
Grassi bianco e bruno
Nel nostro organismo sono presenti due tipi di grasso: il bianco e il bruno. Quello bianco interviene nella produzione di energia, mentre quello bruno è utilizzato per sviluppare calore attraverso la termogenesi. A livello di queste cellule sono presenti dei recettori molto affini alla capsaicina. Da qui la conclusione degli scienziati che la capsaicina attiverebbe il metabolismo proprio stimolando l’attività di questi recettori molecolari “brucia i grassi”.
Lo studio in laboratorio
Per giungere a questa conclusionem i ricercatori hanno somministrato ad alcuni topi alimentati con una dieta molto ricca di grassi, quindi destinati a diventare presto obesi, una dose di capsaicina; ad altri invece nulla. Il risultato sorprendente è stato che per il campione che aveva assunto l’estratto di peperoncino, a parità di calorie, tendeva ad accumulare meno peso, rispetto all’altro gruppo che non aveva assunto nulla, in quanto il grasso bruno veniva bruciato dalla capsaicina. Visti gli esiti, gli studiosi dell’Università di Baltimora potrebbero presto testare l’esperimento anche sull’uomo che, qualora confermasse lo stesso successo, potrebbe portare alla creazione di nuovi integratori alimentari a base di capsaicina per combattere l’obesità.
Una miniera di benefici
Al di là del suo effetto dimagrante, il consumo costante del peperoncino permette di:
Aumentare la resistenza alle infezioni, per la presenza delle vitamine A, C, E, K e del gruppo B che stimolano il sistema immunitario.
Migliorare la circolazione sanguigna e rinforzare le pareti dei vasi.
Equilibrare la pressione del sangue, per il contenuto di potassio.
Ridurre il colesterolo, attraverso l’azione della lecitina (acido grasso insaturo contenuto nei semi) che ne facilita l’utilizzo, allontanandolo dal circolo sanguigno.
Favorire la digestione.