Vino rosso: un bicchiere ogni 15 giorni fa bene all’intestino

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 28/10/2019 Aggiornato il 28/10/2019

Il vino rosso è alleato della salute dell’intestino, ma attenzione alle dosi

Vino rosso: un bicchiere ogni 15 giorni fa bene all’intestino

È quanto sostiene uno studio inglese che ha identificato nel vino rosso l’unica bevanda alcolica in grado di migliorare e accrescere la flora intestinale, con benefici anche sui livelli di colesterolo e sul peso.

Due bicchieri al mese

A rivelare il favorevole connubio tra vino rosso e benessere del nostro intestino è uno studio condotto dai ricercatori del King’s College di Londra e pubblicato sulla rivista Gastroenterology. Nella prima fase, lo studio si è concentrato su circa mille gemelle inglesi, rivelando come solo il microbioma di quelle che bevevano vino rosso presentasse una flora più ricca e varia. Un fattore molto positivo per l’intestino che, grazie a una maggiore varietà batterica, è in grado di tenere sotto controllo l’equilibrio tra batteri buoni e cattivi, favorendo il sistema immunitario e contrastando l’aumento del colesterolo cattivo e il rischio obesità. E per giovare di questi benefici è sufficiente un bicchiere di vino rosso ogni due settimane.

Merito dei polifenoli

Questa prima trance di risultati è stata poi confermata dalla successiva, che ha visto estendere lo studio ad America e Paesi Bassi. Anche andando a porre come variabili fattori come l’età, il peso, il regime alimentare e lo stato socio-economico, gli effetti benefici del vino rosso sull’intestino hanno continuato a palesarsi. Le conclusioni hanno rivelato come il microbioma di chi consuma vino rosso sia migliore rispetto a quello di chi non beve. Nessuna differenza invece nella flora intestinale di chi predilige vino bianco, birra o altri alcolici. Come spiega il professor Tim Spector, il discrimine sembra essere l’azione antiossidante e benefica dei polifenoli contenuti nella buccia dell’uva, che viene utilizzata solo nel processo di vinificazione del rosso.

 

 

 
 
 

Da sapere!

È sufficiente un bicchiere ogni due settimane per aumentare la varietà della flora intestinale e ridurre i livelli di colesterolo cattivo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti