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Medici e oncologi sono concordi nell’affermare che delle buone abitudini alimentari possono incidere sulle prevenzione del tumore al seno e delle sue recidive. È quindi importante non sono consumare frutta, verdura, legumi e alimenti ricchi di antiossidanti, ma anche evitare alimenti come carni lavorate e processate, cibi ricchi di grassi e soprattutto bevande alcoliche. La dottoressa Chiara Boscaro, biologa nutrizionista presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, ci spiega quali sono le buone abitudini da seguire a tavola per prevenire il tumore al seno e quali sono gli alimenti che invece sarebbe meglio limitare o evitare del tutto.
Esiste un legame tra alimentazione e sviluppo di cellule tumorali?
Una corretta alimentazione gioca un ruolo importante nella prevenzione del tumore al seno e dei tumori in generale. Uno studio australiano pubblicato sul Journal of the National Cancer Insititute ha ad esempio preso in esame un gruppo di 1.893 donne di un’età media di 58 anni con diagnosi di cancro al seno effettuata tra il 1997 e il 2000. un’analisi delle loro abitudini alimentari ha dimostrato che tutte mangiavano abitualmente cibi ricchi di grassi.
“La corretta alimentazione svolge un ruolo molto importante nella prevenzione primaria del cancro ma anche secondaria dopo aver avuto un evento – spiega la dottoressa Chiara Boscaro – I fattori fondamentali che contribuiscono ad aumentare il rischio di sviluppare questo tipo di tumore sono assolutamente il consumo di alcolici, l’assunzione di cibi processati e l’obesità. A questi si aggiunge il fumo, che è un fattore non direttamente correlato alla nutrizione ma che in generale riguarda un corretto stile di vita.
Quindi è molto importante in generale come prevenzione evitare cibi molto ricchi di grassi, soprattutto grassi saturi e acidi grassi trans che sono ad esempio quelli delle merendine. Non stiamo quindi parlando solo della carne rossa, che è stata comunque a lungo demonizzata, ma anche di carni processate e trasformate come gli affettati, gli insaccati, tutti i salumi e le carni rosse bruciacchiate. Per l’alcool si è invece visto che non c’è un valore minimo che non faccia male: qualsiasi dosaggio di alcol, che sia un bicchiere saltuario o un bicchiere tutti i giorni, è comunque cancerogenico”.
Cosa mangiare per una dieta sana
Abbiamo visto che un’alimentazione corretta svolge un’azione preventiva nei confronti del cancro al seno e delle sue recidive. Ma ci sono alimenti specifici da preferire?
“Sicuramente il consumo quotidiano di frutta e verdura è impattante perché è ricco di antiossidanti, anticancerogeni protettivi contro il cancro, quindi è importante consumare prodotti vegetali, le famose tre porzioni al giorno di verdura e due di frutta fresca – afferma la dottoressa Boscaro – Tra gli alimenti da non dimenticare ci sono ad esempio i frutti di bosco, le crucifere come il cavolo rosso o bianco e i broccoli, i legumi e anche la soia e i suoi derivati.
In passato, infatti, non era ben noto il meccanismo della soia: adesso si è visto che quando non c’è stato nessun evento di tumore al seno è rilevante il consumo di soia: il legume tal quale oppure i suoi derivati come latte di soia, tofu o tempe non hanno un impatto, mentre se c’è già stato un evento tumorale al seno o alle ovaie è bene invece limitare le fonti di fitoestrogeni.
In generale diversificare molto, inserendo molta fibra, ha un impatto positivo, quindi sarebbe bene assumere una quota di fibre di 30 grammi al giorno circa per avere un effetto protettivo in generale per tutti in tumori, ma in particolare per quello al seno.
Riassumendo, l’alimentazione deve essere ricca di cereali integrali, fonti di fibre vegetali, legumi, pesce, grassi buoni come l’olio extravergine di oliva o i semi oleosi e la frutta secca, senza dimenticare gli alimenti fermentati come yogurt e kefir, che contribuiscono al mantenimento del microbiota intestinale, che ha una relazione e un impatto con tutti gli organi del nostro corpo; quindi se c’è una disbiosi si ha un maggior rischio di sviluppare un tumore”.
Cosa evitare
Ci sono anche degli alimenti che sarebbe meglio limitare oppure evitare del tutto per ridurre il rischio di tumore al seno.
“Come prevenzione – prosegue la dottoressa Boscaro – si consiglia di evitare cibi molto ricchi di grassi, soprattutto grassi saturi e acidi grassi trans, eliminando dalle nostre tavole carni processate e trasformate come gli affettati, gli insaccati, tutti i salumi e le carni rosse, soprattutto se bruciacchiate.
Meglio evitare anche dolci, merendine, prodotti da forno e tutto ciò che è un po’ pasticciato e ricco di grassi. Io consiglio sempre di consumare il più possibile cibi semplici, quindi ad esempio il frutto e non il succo di frutta, la carne e non l’involtino elaborato con insaccati e altre cose, olio extravergine di oliva, occasionalmente burro che comunque contiene anche un po’ di vitamina A e che in quantità ridotta non fa male. È assolutamente da evitare l’alcool e tutte le bevande alcoliche, che sono cancerogeniche anche in piccole quantità”.
Anche lo stile di vita gioca un ruolo importante: mangiare bene, fare attività fisica e mantenere un corretto peso corporeo sono fattori che hanno la loro importanza nella prevenzione del tumore.
“Anche il sovrappeso e l’obesità hanno un impatto a livello infiammatorio – afferma infatti la dottoressa – Si è visto che il sovrappeso e l’obesità vanno a dare un’infiammazione importante a livello di organo e tessuto, così come il grasso viscerale crea uno stato infiammatorio generale che può dare un’azione ossidante e dare una maggiore probabilità di sviluppare il tumore al seno.
Evitiamo anche i digiuni e le diete fai da te: non ci sono diete specifiche che possano garantire un minore impatto in assoluto, ma c’è una dieta che abbassa il rischio e che è quella mediterranea”.