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Le vitamine sono sostanze fondamentali per il nostro organismo. Ma solo fino a un certo punto: se si superano determinati livelli, da alleate possono trasformarsi in nemiche. Perlomeno alcune di esse, come la troppa vitamina A. La conferma arriva da uno studio condotto recentemente in laboratorio da un’équipe di ricercatori svedesi, dell’Accademia Sahlgrenska dell’Università di Göteborg, pubblicato sula rivista medica Journal of Endocrinology.
Una sostanza preziosa
La vitamina A è una sostanza molto importante per la salute di grandi e bambini. Innanzitutto, perché protegge la vista: infatti, è uno degli elementi che garantisce la funzionalità delle cellule nervose della retina sensibili alla luce (fotorecettori). Inoltre, partecipa allo sviluppo delle ossa e al loro rafforzamento nel tempo e alla crescita dei denti. Inoltre protegge dalle infezioni e rafforza il sistema immunitario.
Dove si trova
La vitamina A è contenuta soprattutto negli alimenti di origine animale, come fegato, latte e suoi derivati (burro e formaggio), uova; in frutta e verdura di colore rosso, giallo e arancione (albicocche, carote, anguria, frutti di bosco), invece, si trovano i carotenoidi, precursori della vitamina A.
Il fabbisogno raccomandato
Negli adulti, il fabbisogno giornaliero di vitamina A è di circa 0,6-0,7 milligrammi. Se si supera di molto questa soglia possono comparire effetti indesiderati, come perdita di capelli, labbra screpolate, pelle secca, ossa fragili, cefalea e aumento della pressione intracranica. Studi condotti in passato avevano già dimostrato che troppa vitamina A, equivalente a 13-142 volte la dose giornaliera raccomandata, può determinare nel brevissimo periodo, ossia già dopo una-due settimane, una diminuzione dello spessore osseo e un aumento del rischio di fratture. Ora questo nuovo studio aiuta a fare ulteriore chiarezza.
Che cosa succede quando si esagera
Gli autori hanno trattato per dieci settimane un gruppo di topi con dosi di vitamina A equivalenti a 4,5-13 volte il fabbisogno giornaliero raccomandato. Durante e al termine dell’esperimento li hanno sottoposti ad alcune indagini. Hanno così scoperto che nell’arco di soli otto giorni, le loro ossa si erano assottigliate. Questo processo è poi progredito nei giorni successivi. È vero che si tratta di dati preliminari, che andranno confermati nell’uomo, ma è anche vero che non è la prima volta che troppa vitamina A finisce sotto accusa. E purtroppo non si tratta di un’eventualità così rara: a causa dell’abitudine sempre più diffusa di consumare integratori alimentari, infatti, molte persone possono assumere più sostanza di quanta realmente necessaria.