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Presto potremmo trovare in commercio degli spaghetti “speciali” perché in grado di apportare solo benefici alla salute di chi li mangia. I “super-spaghetti” sarebbero, infatti, ricchi di fibre, proteine e antiossidanti, importanti nutrienti utili per il nostro organismo, in particolare perché capaci di migliorare la funzionalità dell’apparato cardiovascolare.
Lavoro di 3 università
I “super-spaghetti” sono il risultato di un’importante studio durato molti anni e condotto dall’Università di Bologna, dall’Università del Molise e dall’Ateneo di Granada, in Spagna.
Nessuno spreco nella produzione
Secondo la ricerca, pubblicata sulla rivista Food Research International, questo tipo di pasta, oltre a fare bene al cuore, sarebbe prodotta in modo rispettoso nei confronti dell’ambiente e senza sprecare nulla del chicco di cereale. Le nuove tecnologie attualmente disponibili, infatti, sarebbero in grado di produrre nuovi tipi di farine altamente funzionali, grazie all’utilizzo di cereali integrali ed evitando la formazione di quei prodotti che si generano nel processo di fresatura, definiti prodotti di scarto.
Il metodo “air-classifing”
È la metodica adottata per la produzione dei super-spaghetti. Consiste nel separare i componenti del chicco stesso mediante l’aria (air-classifing), senza alterare le proprietà presenti. Il metodo divide il cereale in due parti, una più grossa e ricca di fibre e antiossidanti, una più fine e più proteica. Dalle parti ottenute si otterrebbe, unendole, la super-pasta che, per il suo elevato contenuto in fibre e antiossidanti, potrebbe avere un ruolo importante nel ridurre il rischio cardiovascolare.
Superspaghetti perché
Gli effetti salutari dei super-spaghetti deriverebbero essenzialmente pe la presenza di:
· antiossidanti, potenti antagonisti dei radicali liberi, sostanze che se presenti in grandi quantità aumentano il rischio di provocare ictus, tumori e morbo di Alzheimer;
· fibre alimentari, sostanze fondamentali che, pur non avendo un valore nutritivo intrinseco, in quanto l’apparato digerente umano non è in grado di assimilarle, facilitano il transito intestinale. Prevengono così malattie e disturbi dell’apparato digerente come la stitichezza, tipici di un’alimentazione troppo “raffinata”, aumentano il potere saziante del pasto favorendo il mantenimento della linea, riducono il colesterolo cattivo (LDL) e proteggono dal rischio di sviluppo di neoplasie al colon retto.