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Secondo un recente studio di revisione di 47 trial clinici condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Toronto, le proteine della soia potrebbero ridurre il colesterolo nel sangue. I risultati dell’importante meta analisi sono stati pubblicati sul Journal of the American Heart Association, proprio mentre la Food and Drug Administration statunitense sta decidendo se attribuire a questa sostabza e suoi derivati il “titolo” di “prodotti salutari e cardioprotettivi”.
Riduce il colesterolo totale e quello cattivo
Tutti gli studi esaminati nella vasta meta analisi hanno dimostrato che il consumo di proteine della soia è associato a un abbassamento del colesterolo totale e di quello cattivo (colesterolo Ldl).
Il suo effetto è potenziato con la frutta secca e le fibre
Lo studio ha messo anche in risalto che questa proteina aumenta la sua capacità di ridurre il colesterolo quando è consumata con altri alimenti di origine vegetale già conosciuti per lo stesso effetto benefico come la frutta secca e i semi oleosi (girasole, sesamo) ricchi di steroli vegetali. La riduzione del colesterolo e dei conseguenti fattori di rischio cardiovascolare passa dal 5%, quando è consumata da sola, al 30%, se associata a questi cibi vegetali e alle fibre.
Cosa se ne ricava
Per le sue molteplici proprietà nutrizionali, nel corso degli anni l’uomo ha ricavato diversi prodotti :
1. il latte;
2. il tofu (formaggio);
3. il tempeh (carne);
4. il miso (condimento molto proteico);
5. la farina;
6. la lecitina di soia (un emulsionante molto utilizzato nell’industria alimentare);
7. il tamari e il shoyu (salse);
8. l’olio.