Soffri d’insonnia? La pasta a cena aiuta a dormire meglio

Silvia Camarda A cura di Silvia Camarda Pubblicato il 04/05/2021 Aggiornato il 04/05/2021

Per combattere insonnia, stress e perfino l’aumento di peso, sì alla pasta a cena. L’importante è non esagerare con le quantità e condirla con sughi semplici

Soffri d’insonnia? La pasta a cena aiuta a dormire meglio

Soffri di insonnia e non sai più cosa fare? Mangia un piatto di pasta a cena. Oltre a facilitare il sonno, l’alimento più amato dagli italiani aiuta a ridurre lo stress e pure il peso (se mangiata nelle giuste quantità e con condimenti semplici).

È la scienza che lo dice

A rivalutare la pasta sono un gran numero di studi scientifici pubblicati. In particolare, tre ricerche pubblicate sull’autorevole rivista scientifica “The Lancet Public Health” hanno dimostrato che i carboidrati, soprattutto la pasta, se consumati a cena con moderazione, migliorano i disturbi del sonno  e alleviano lo stress e riducono anche gli episodi di apnea notturna .

Triptofano e vitamine del gruppo B

Il consumo di pasta facilita la sintesi di insulina, che a sua volta favorisce l’assorbimento del triptofano e della melatonina, ormone che regola il ritmo del sonno. La pasta è ricca di triptofano e vitamine del gruppo B, nutrienti che svolgono funzioni importantissime:

·      il triptofano è un amminoacido precursore della serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore, le emozioni, il sonno e l’appetito. È anche detto “l’ormone del buonumore”;

·      le vitamine del gruppo B, presenti in quantità maggiori nella pasta integrale, favoriscono il rilassamento muscolare – soprattutto la B1 -fondamentale per il sistema nervoso centrale che stimola, a sua volta, la produzione di serotonina.

Favorire un buon sonno, significa anche non ingrassare perché, come dice l’esperto Luca Piretta, nutrizionista, gastroenterologo e membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione (S.I.S.A.) “un sonno lungo e ristoratore è inversamente proporzionale all’aumento di peso”.

Il potere “ipnoinducente della pasta”

Piretta ricorda inoltre che per controllare il senso della sazietà si deve masticare lentamente e accuratamente. Con la masticazione, che è la prima fase della digestione, il cibo è frantumato in pezzetti più piccoli che, aumentando la superficie di esposizione dell’alimento alla saliva, diventa così più facile da digerire. E la pasta italiana, grazie al metodo con cui è prodotta, mantiene la tenuta al dente, consistenza che la rende più resistente alla masticazione e quindi più digeribile.

 

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Per sensibilizzare i benefici di un sonno notturno buono e salutare è stata indetta dalla World Association of Sleep Medicine la Giornata Mondiale del Sonno che si celebra il 19 marzo.

 

Fonti / Bibliografia

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