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Nei giorni precedenti l’arrivo delle mestruazioni l’assetto ormonale femminile viene alterato. Il risultato sono i disturbi tipici della sindrome premestruale come mal di testa, fame compulsiva, desiderio di assumere cibi dolci e ritenzione idrica. Alimentarsi correttamente è il primo step per contrastare questi fastidi, prima di passare all’artiglieria pesante degli antidolorifici.
I cibi no
Gli esperti consigliano di non cedere a pane, pasta, pizza e dolci. Nonostante si senta il bisogno di assumere carboidrati, questi nutrienti in realtà acuiscono i sintomi pre-ciclo, provocando difficoltà digestive. Altri cibi da limitare sono gli insaccati, i sughi pronti, i cibi grassi e fritti poiché aumentano la ritenzione idrica. Tra le bevande, poi, meglio evitare quelle eccitanti come caffè e bibite energetiche e alcoliche perché contribuiscono ad accentuare gli sbalzi d’umore.
I cibi sì
Contro la sindrome premestruale è bene privilegiare alimenti cibi che forniscono energia senza appesantire: sì, dunque, a mandorle e noci: i grassi buoni contenuti nella frutta secca aiutano ad alleviare il mal di testa e danno energia. Sì anche a banane e melone, ricchi specialmente il magnesio che riduce gli spasmi muscolari e favorisce l’idratazione. Dato che l’arrivo delle mestruazioni si accompagna generalmente a un calo delle difese immunitarie, è necessario fare scorta di vitamina C in arance, broccoli e cavoli.
Altri alleati a tavola
Cereali integrali e legumi combattono lo stimolo della fame e il senso di spossatezza e contribuiscono alla regolarità intestinale. Fibre e vitamina B6 hanno un’azione positiva sull’umore. Tra i vari tipi di pesce, sono da preferire sgombri, sardine, tonno e salmone, ricchi di acidi grassi omega 3: proteggono l’apparato riproduttivo e hanno una funzione detox sulla pelle.