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I benefici del selenio, un disintossicante naturale, sono molteplici: contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, al mantenimento della normale funzione del sistema immunitario, preserva l’organismo dalle malattie cardiovascolari e dai tumori, e stimola la produzione dell’ormone tiroideo. Inoltre, favorisce la fertilità sia femminile che maschile.
Benefici del selenio
“Il selenio – spiega il professor Pietro Migliaccio, Presidente della Società italiana di scienza dell’alimentazione (Sisa) – è importante per il metabolismo degli ormoni tiroidei, per la regolare attività del sistema immunitario e anche per i sistemi di difesa contro lo stress ossidativo. Ogni giorno si formano nelle cellule sostanze dannose, i radicali liberi, che sono in grado di alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico, aprendo la strada a processi di invecchiamento precoce e a tutta una serie di reazioni che sono all’origine di molte forme tumorali. Affinché i radicali liberi vengano inattivati e resi innocui – aggiunge Migliaccio – è necessario che l’organismo si difenda quotidianamente con sistemi e composti antiossidanti. Tra gli oligoelementi con spiccata attività antiossidante si distinguono appunto il selenio e anche lo zinco.”
concepimento e gravidanza
Il selenio gioca un ruolo molto importante nella fertilità delle donne. Uno studio australiano conferma l’importanza di una dieta varia e bilanciata per le future mamme, sia nella fase del concepimento sia in gravidanza. Questo per evitare rischi di importanti complicanze durante lo sviluppo intrauterino o il parto. In particolare, i ricercatori australiani suggeriscono di assumere selenio per un sano sviluppo dei follicoli ovarici e quindi per favorire la fertilità.
Quanto ne serve
Mangiare una porzione di cereali o di carne dovrebbe assicurare selenio sufficiente per la maggioranza delle persone. Per gli adulti è consigliata una quantità giornaliera di circa 55 mcg al giorno. Le donne in gravidanza, invece, dovranno aumentare il dosaggio a 60 mcg, mentre durante l’allattamento la quantità di selenio da assumere dovrà essere di 70 mcg.
Alimenti più ricchi di selenio
Il minerale si trova in particolare nei cibi ricchi di proteine, come i frutti di mare, il pesce, la carne e le noci. È contenuto anche nei cereali integrali e nei legumi, ma in quantità inferiori. “Il tonno in scatola rappresenta una delle più importanti fonti di selenio per l’alimentazione degli italiani – fa sapere il professor Migliaccio -. Mediamente il tonno in scatola contiene una quantità di selenio pari a 35 mcg per 100 grammi di alimento, mentre la carne, pur essendo una buona fonte di selenio, ne apporta una quantità inferiore (11-17 mcg per 100 grammi ). Pertanto – conclude Migliaccio – quando si consuma come secondo piatto una porzione di tonno sott’olio o al naturale, di circa 100 grammi, si copre sino al 90% del fabbisogno giornaliero di selenio.”