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Gli elevati livelli di colesterolo sono un problema di salute che aumenta, in modo consistente, il rischio di avere una malattia del sistema cardiocircolatorio. Fino ad oggi, l’obiettivo di ricondurre il colesterolo a valori accettabili e preservare lo stato di salute, veniva considerato raggiungibile solo con un’alimentazione priva di alimenti ricchi di colesterolo.
Nuove linee guida sul colesterolo degli alimenti
Sono in arrivo dagli USA nuove linee guida sul colesterolo nei cibi che riterrebbero, invece, che gli alti livelli di colesterolo nel sangue dipenderebbero solo marginalmente da ciò che mangiamo. Il comitato di esperti del governo Usa sulle raccomandazioni dietetiche, avrebbe, infatti, riabilitato alcuni alimenti ricchi di colesterolo, come le uova, da sempre considerate “sostanze preoccupanti” per la salute, in particolar modo nelle patologie cardiovascolari. La bozza di queste linee guida sarà presto esaminata, per l’attesa approvazione finale, dai massimi esperti del dipartimento alla Sanità e all’Agricoltura. Naturalmente non è stato espresso nessun cambiamento di valutazione sugli effetti negativi degli alti livelli del colesterolo “cattivo” HDL per le malattie cardiache, infarti ed ictus, ma solo una rivalutazione sul ruolo del cibo.
Solo il 20% del colesterolo totale ematico deriva dal cibo
Le nuove scuole di pensiero scientifico, infatti, sostengono che solo il 20% del colesterolo totale misurato dall’analisi del sangue proviene dall’alimentazione, l’80% sarebbe genetico. Il colesterolo è un “grasso” indispensabile per la nostra vita perché serve alla costruzione delle membrane cellulari del nostro corpo, dei costituenti della bile e di vari ormoni (sessuali, cortisone).