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Per il loro alto contenuto di fibre alimentari, le prugne secche fanno bene alla salute, così tanto che le ultime ricerche raccomandano di consumarne 80 g al giorno. A favore di un loro consumo quotidiano si è pronunciato un team di ricercatori del King’s College London, il centro accademico per eccellenza sulla nutrizione e la salute digestiva, autori di uno studio reso noto dal California Prune Board.
Benefici per l’apparato digerente
Attraverso un’indagine su un gruppo di inglesi con insufficiente apporto di fibre e movimenti intestinali non regolari è emerso per migliorare la funzionalità intestinale bastava aggiungere tutti i giorni 80 g di prugne secche, incrementando così l’apporto di fibra assunta ogni giorno (+ 29%). Nel corso dello lo studio, gli adulti sono stati suddivisi in modo casuale in tre gruppi, mantenendo per 4 settimane le proprie abitudini alimentari e attività. Ma a un gruppo è stata data un’aggiunta di 80g di prugne secche e 300 ml di acqua, a un altro 120g di prugne secche e 300 ml di acqua e al terzo (gruppo di controllo) solo 300 ml di acqua.
Non fanno ingrassare
Nessuno dei tre gruppi ha mostrato cambiamenti di peso, smontando il “falso mito” secondo cui il consumo quotidiano di prugne secche causa un aumento di peso. In compenso è stato riscontrato un miglioramento del microbioma nei primi due gruppi a seguito dell’assunzione giornaliera delle prugne secche, grazie a un incremento significativo dei “Bifidobacteria”, microrganismi intestinali “buoni” funzionali alla salute dell’intestino.
Una buona abitudine per tutti
Considerando che la dieta occidentale prevede una dose di fibra giornaliera insufficiente a quella raccomandata (i dati rivelano che solo 1 italiano su 10 soddisfa la quantità suggerita di frutta e verdura e quindi di fibra), un’integrazione quotidiana di prugne secche può essere senz’altro da raccomandare. Un consumo regolare di fibra, infatti, oltre che migliorare le funzionalità intestinali, riduce il rischio di sviluppare il cancro al colon-retto, emorroidi e stipsi.