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Il cervello sceglierebbe i cibi in base al colore. In particolare la preferenza ricadrebbe verso gli alimenti rossi a discapito di quelli verdi perché ritenuti meno nutrienti. È il risultato di uno studio italiano pubblicato sulla rivista Scientific reports e condotto dai ricercatori della Scuola Internazionale Superiore degli Studi Avanzati (Sissa) di Trieste, diretti da Francesco Foroni.
Rosso = nutriente
Secondo Foroni nei cibi naturali, cioè non processati, il colore sarebbe un buon predittore dell’apporto calorico. Anzi, più un cibo tenderebbe al rosso e più è probabile che sia nutriente. Viceversa quelli di colore verde tenderebbero a essere poco calorici. Durante la sua evoluzione, l’uomo avrebbe migliorato la capacità di cogliere le differenze cromatiche degli alimenti. E questo gli avrebbe permesso di scegliere i cibi più adatti, come la carne rossa a garantire la sopravvivenza.
Anche per i cibi cotti
Questa capacità di valutare più “stimolanti” e calorici gli alimenti rossi, sarebbe applicata anche nei confronti dei cibi cucinati, nonostante la cottura ne modifichi il colore. Rispetto a quelli naturali, i cibi cotti sarebbero maggiormente preferiti perché, a parità di quantità, offrirebbero più nutrimento.
Solo a tavola
La ricerca avrebbe dimostrato anche che la regola dei colori si applicherebbe solo con gli alimenti. La preferenza del rosso sul verde, infatti, non si osserva con gli oggetti non commestibili. Ciò significherebbe che il codice colore del sistema visivo si attiverebbe solo con gli stimoli alimentari. Secondo i ricercatori la preferenza del cervello per il colore dei cibi potrebbe essere utile nel trattamento dei disturbi alimentari, per esempio adottando colorazioni ad hoc per lle confezioni.