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La pasta di sera non fa male, anzi rilassa, facilita il sonno e, soprattutto, non fa ingrassare. A sostenerlo è un gruppo di ricercatori del Brigham and Women Hospital di Boston, autori di una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “The Lancet Public Health”.
Più sonno, ma non più chili
Questo risultato renderà felici i quasi 12 milioni di italiani che rinunciano alla pasta di sera per paura di ingrassare e anche i 27 milioni di italiani che soffrono di disturbi del sonno. Secondo lo studio americano, infatti, si può portare a tavola la pasta di sera, soprattutto se si è “sotto pressione”, ansiosi e si soffre di disturbi del sonno perché facilita il rilassamento. L’azione calmante della pasta si deve al triptofano, un aminoacido da cui deriva la serotonina (un neurotrasmettitore che favorisce il rilassamento, il sonno e stabilizza l’umore), e alle vitamine del gruppo B.
A pranzo e a cena
A seguito di questo studio le abitudini alimentari degli italiani potrebbero modificarsi. A oggi il 65% degli italiani mangia la pasta a pranzo e solo il 35% la consuma a cena. Tutti gli alimenti, invece, (carboidrati e proteine, quindi pane, pasta, frutta, verdura, carne e pesce) andrebbero consumati nella stessa quantità sia a pranzo si aa cena.