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Nell’era dei superfood, la “Moringa” o “Albero del rafano o del ravanello” è considerata l’alimento “miracoloso” dell’anno, che combatte l’invecchiamento e previene le malattie. Ma che cosa ha di particolare? Vediamo di scoprire un po’ di più su questa pianta, di cui ne esistono ben 13 specie, sentendo anche l’opinione di un esperto nutrizionista, il professor Giorgio Calabrese.
Usata già dagli Egizi come depuratore naturale
Appartenente alla famiglia delle Moringaceae, è originaria dell’India, ma è molto diffusa anche in Africa e Sud America. Per le sue preziose qualità depurative per l’acqua di fiumi, ruscelli e laghi e per i liquidi alimentari in genere, era già conosciuta e usata dagli antichi Romani, Greci ed Egizi. Dai suoi semi, infatti, si ottiene una farina che cattura e ingloba le impurità batteriche di questi liquidi, che vengono depositate verso il basso, favorendo, così, la limpidezza delle acque.
Ricca di amminoacidi, vitamine e minerali
Della moringa si utilizza quasi tutto, dalle radici alle foglie. Il suo estratto sarebbe più efficace della curcuma a livello antinfiammatorio, probabilmente perché è ricca di amminoacidi, vitamine C ed A e di alcuni minerali come calcio e potassio.
Vero e falso
Uno tra i maggiori esperti del nostro Paese, il professor Giorgio Calabrese, nutrizionista e dietologo, presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (Cnsa) del Ministero della salute, ha così chiarito sulla moringa.
- “Nessuna pianta e nessun alimento è miracoloso, ma è possibile trovare in ogni cibo principi nutritivi che favoriscono il raggiungimento della piena salute e la moringa, con le sue foglie, radici e semi fa parte di questi alimenti che però non sono magici”;
- “La moringa contiene una buona dose di ferro, ma essendo di origine vegetale, assomiglia a quello contenuto, ad esempio, negli spinaci. Si presenta sotto forma di Ferro non-eme per cui ne entra molto in circolo, ma ne viene assorbito poco, quindi per gli anemici è un aiuto, ma non il toccasana. Contiene, inoltre, molti amminoacidi essenziali e tantissima vitamina C ed E ma, visto che se ne può usare poco, si tratta più di un sogno che non di una vera terapia”.
- “Più che la quantità, i produttori consigliano l’uso frequente di moringa in polvere (come per gli aromi e le spezie) per sfruttare i suoi principi nutritivi che possono dare buoni risultati, ma non miracolosi”.
- “Come alimento non è dannoso, tranne nel consumo continuo delle sue radici, che contengono un alcaloide, la Spirochina, che è nocivo per il sistema nervoso”.