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Secondo una ricerca cinese mangiare pesce abitualmente allunga la vita. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Internal Medicine, dimostra come il consumo costante di prodotti ittici sia associato a un minor rischio di morire per cardiopatie, tumori, demenza e malattie epatiche.
Lo studio durato 16 anni
Il campione, costituito da 240.729 uomini e 180.580 donne, è stato suddiviso in due gruppi in base al consumo di pesce ed è stato monitorato per 16 anni. Terminato il periodo di osservazione, durante il quale sono morti 85.112 individui, è emerso che mangiare pesce e, quindi, assumere omega 3 era significativamente associato a una riduzione della mortalità. In particolare, è stato osservato che:
- chi mangiava più pesce aveva una probabilità inferiore del 9% di morire precocemente;
- il rischio di perdere la vita a causa delle malattie cardiovascolari era più basso del 10%, ì del cancro del 6%, di malattie respiratorie del 20% e di patologie croniche del fegato del 37%.
Attenzione al fritto
Secondo i ricercatori, il metodo di cottura può influenzare l’effetto “elisir di lunga vita” del pesce. È stato osservato, infatti, che il consumo regolare di pesce fritto, non produce gli stessi benefici. Anzi, nelle donne, più che negli uomini, una dieta ricca di pesce fritto era, addirittura, associata a un aumento delle mortalità.
Più acidi grassi omega 3 nel piatto
In ultimo, è stato dimostrato che un’alta assunzione di acidi grassi omega 3 a catena lunga era associata a una minor mortalità per cardiopatie pari al 15% tra gli uomini e al 18% tra le donne.