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Se vuoi mantenere la linea più facilmente, è meglio che mangi a casa: dalla colazione alla cena compresa! È il risultato di due recenti studi che hanno dimostrato che le porzioni dei ristoranti e dei bar non sono solo più abbondanti, ma anche più ricche di carboidrati, grassi e calorie vuote, a scapito di vitamine e sali minerali.
Sovrappeso e colesterolo cattivo al top
Un campione di quasi 8.000 persone è stato analizzato dai ricercatori della City University of New York, che hanno pubblicato la ricerca sull’International Journal of Obesity. È emerso che chi mangiava fuori casa almeno sei volte la settimana soffriva più facilmente di sovrappeso, hdl basso (il colesterolo buono) e aveva una concentrazione inferiore nel sangue di importanti nutrienti come vitamina C, vitamina E, calcio e magnesio.
Più a rischio le donne
Secondo la coordinatrice dello studio Ashima Kant, le porzioni consumate fuori casa sono più abbondanti, ipercaloriche, ricche di grassi e sale. E inoltre, quando si mangia fuori casa, si tende anche a diminuire il consumo di frutta, verdura e cereali integrali. Chi “ne pagherebbe di più” sarebbero le donne.
Sì a ristoranti e bar ma con scelte oculate
Questo non significa demonizzare ristoranti, bar e mense, afferma Ashima Kant, ma se si è costretti a mangiare fuori casa diventa prioritario:
- porre particolare attenzione alle scelte,
- leggere con cura i menù,
- variare i piatti,
- preferire le mezze porzioni,
- evitare salse caloriche e cotture poco sane come le fritture,
- privilegiare la frutta al posto del dolce come dessert.
Più salutare mangiare a casa
La ricerca della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, pubblicata su Public Health Nutrition, ha potuto dimostrare che mangiare a casa è molto più salutare. Chi pranza o cena fuori casa spesso, consumerebbe 200 calorie in più e anche 20 grammi di zuccheri in più rispetto a chi si cucina da sé. Secondo Julia Wolfson, la responsabile del progetto, chi mangia a casa sei o sette sere a settimana introdurrebbe meno carboidrati, zuccheri e grassi, rispetto a chi consuma i propri pasti al ristorante o al bar. Inoltre, chi cucina a casa, comprerebbe anche meno piatti pronti o surgelati e, trovandosi al ristorante, sarebbe comunque in grado di scegliere piatti di alta qualità.
Ingredienti freschi e cibi genuini
Cucinare a casa è la via maestra per un’alimentazione sana. È quanto affermano gli studiosi alla luce delle due indagini effettuate. Imparare a cucinare piatti genuini, aiuterebbe a nutrirci bene, anche perché stimolati a utilizzare ingredienti freschi e a riscoprire il gusto naturale dei cibi semplici. Quindi, un compito importante della società è educare le persone al piacere di cucinare anche se, afferma Wolfson: “per molti è difficile trovare il tempo di farlo con calma, alla fine di una giornata di lavoro”.