Argomenti trattati
L’esame delle urine è la spia di una dieta corretta. Può cioè aiutare in modo rapido a fornire informazioni precise sulla propria dieta e indicare se e cosa è necessario modificare nella propria alimentazione per prevenire alcune malattie, in particolare diabete e obesità.
Il test rapido
Il nuovo test è stato messo a punto dagli scienziati dell’Imperial College di Londra, in collaborazione con la Northwestern University, la University of Illinois e la Murdoch University ed è in grado di analizzare in cinque minuti i livelli nelle urine dei metaboliti, veri e propri indicatori della qualità della dieta. Lo studio, che è stato pubblicato sulle pagine di Nature Food, ha coinvolto circa duemila partecipanti. Dopo aver prelevato i campioni di urina, i ricercatori hanno analizzato i livelli dei metaboliti, che vengono prodotti quando alimenti differenti vengono assorbiti da un organismo. Dalle analisi è emersa un’associazione tra i livelli di 46 metaboliti e i diversi tipi di alimenti consumati.
Il nesso tra metaboliti e alimenti
Alcuni metaboliti, per esempio, sono collegati all’assunzione di bevande alcoliche, mentre altri al consumo di fruttosio, glucosio e vitamina C; altri ancora alla carne rossa, carne bianca e ad altre sostanze nutritive, come il calcio. In pratica, attraverso questa analisi, “si può sapere se la persona sta seguendo una dieta salutare o dannosa”, precisa Francesco Giorgino, presidente dell’Associazione italiana di endocrinologia (Sie).“Prima di questo test ci si doveva riferire a interviste e diari alimentari con possibilità di errori o di false informazioni”.
Conta anche la genetica
Un secondo articolo pubblicato sempre sulla rivista Nature Food, riporta invece lo studio condotto dagli stessi ricercatori su 19 volontari che hanno seguito quattro diete diverse, da quelle più salutari a quelle meno sane. Dalle analisi delle urine dei soggetti esaminati è emerso che i partecipanti che seguivano esattamente la stessa dieta avevano valori di metaboliti differenti, come se l’urina avesse un’impronta digitale, che varia da persona a persona. I ricercatori, infatti, hanno osservato attraverso un punteggio chiamato Dietary Metabotype Score (Dms), che i partecipanti che hanno seguito la stessa alimentazione hanno avuto una reazione metabolica differente. In particolare, la differenza tra chi ha un’urina con un Dms elevato e chi un Dms basso è di circa 4 calorie al giorno, vale a dire 215 grammi di grasso corporeo in più all’anno.
Studi da approfondire
“I risultati di questo studio sono aprono la strada a una valutazione delle abitudini alimentari di una persona attraverso un rapido test sulle urine, identificando anche quali sono i soggetti che seguono diete salutari rispetto a diete meno salutari”, commenta Giorgino. “Tuttavia, lo studio va ampliato con altri test su una popolazione più ampia, che va seguita nel tempo. Sicuramente, almeno per ora, sarà necessario associare alle informazioni derivanti dalla valutazione dei metaboliti urinari anche le informazioni che derivano dal diario alimentare”.
Fonti / Bibliografia
- Nutriome–metabolome relationships provide insights into dietary intake and metabolism | Nature FoodDietary assessment traditionally relies on self-reported data, which are often inaccurate and may result in erroneous diet–disease risk associations. We illustrate how urinary metabolic phenotyping can be used as an alternative approach to obtain information on dietary patterns. We used two multipass 24 h dietary recalls, obtained on two occasions on average 3 weeks apart, paired with two 24 h urine collections from 1,848 US individuals; 67 nutrients influenced the urinary metabotype (metabolic phenotype) of 46 structurally identified metabolites characterized by 1H NMR spectroscopy. We investigated the stability of each metabolite over time and showed that the urinary metabolic profile is more stable within individuals than reported dietary patterns. The 46 metabolites accurately predicted healthy and unhealthy dietary patterns in a free-living US cohort, and these predictions were replicated in an independent UK cohort. We mapped these metabolites into a host-microb...
- OrganigrammaOrganigramma
- RETRACTED ARTICLE: Dietary metabotype modelling predicts individual responses to dietary interventions | Nature FoodHabitual consumption of poor quality diets is linked directly to risk factors for many non-communicable diseases. This has resulted in the vast majority of countries and the World Health Organization developing policies for healthy eating to reduce the prevalence of non-communicable diseases in the population. However, there is mounting evidence of variability in individual metabolic responses to any dietary intervention. We have developed a method for applying a pipeline for understanding interindividual differences in response to diet, based on coupling data from highly controlled dietary studies with deep metabolic phenotyping. In this feasibility study, we create an individual Dietary Metabotype Score (DMS) that embodies interindividual variability in dietary response and captures consequent dynamic changes in concentrations of urinary metabolites. We find an inverse relationship between the DMS and blood glucose concentration. There is also a relationship between the DMS and urina...