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Se mangiassimo in piatti più piccoli, quasi come quelli delle bambole, mangeremmo di meno con in più il vantaggio di prevenire le patologie collegate all’obesità. È quanto sostengono alcuni ricercatori dell’University of Cambridge, autori di una revisione di 61 studi che hanno coinvolto quasi settemila persone.
Meno calorie con le stoviglie “mignon”
La taglia delle porzioni condizionerebbe le quantità che mangiamo, anche perché, come spiegano gli studiosi, tendenzialmente le persone sono restie a lasciare avanzi nel piatto. Via libera allora a stoviglie in miniatura che permetterebbero di ridurre l’apporto calorico giornaliero e, quindi, di dimagrire. I dati degli studi, pubblicati nel Database Cochrane, dimostrerebbero che le attuali abitudini portano a mettere nel piatto più cibo di quanto se ne ha realmente bisogno. Ed è stato calcolato che porzioni ridotte comporterebbero un risparmio 279 kcal al giorno!
Un progetto su larga scala
Ian Shemilt dell’ateneo di Cambridge aggiunge che tutti, sia i consumatori sia i governi, dovrebbero farsi promotori nel “pretendere” la riduzione delle porzioni come sistema per aiutare le persone a perdere peso, in particolare:
- i consumatori dovrebbero chiedere ai bar e ai ristoranti porzioni più piccole;
- gli Stati dovrebbero varare misure finalizzate a incentivare la produzione di confezioni più piccole e a porre maggiori limiti alle dimensioni degli alimenti ad alta densità energetica.