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Indice glicemico degli alimenti da controllare per tutti, anche i non diabetici? Sì, perché è fondamentale per eliminare qualche chilo di troppo e soprattutto per investire in salute e giovinezza. Recuperare la forma perduta e guadagnare in benessere è possibile, specialmente se si fa attenzione a ciò che si mangia. In particolare, occorre tenere sotto controllo l’indice glicemico degli alimenti (ossia la velocità e la quantità dell’aumento della glicemia nel sangue dopo la loro assunzione).
I cibi a basso indice
Occorre dare la preferenza ai cibi con indice glicemico basso, come uova, pesce, formaggi, carne, ortaggi verdi, e limitando, o meglio ancora evitando, quelli con un indice alto, come carboidrati raffinati, cornflakes, patate fritte, purè di patate. Un regime alimentare che funziona, sin dagli anni ’90, da quando è stata ideata dal medico americano David Jenkis.
No all’innalzamento della glicemia
Limitare il picco di glicemia dopo i pasti aiuta, oltre a dimagrire, anche a prevenire il diabete, sempre più diffuso, e a combattere il processo di glicazione (in pratica, l’alterazione delle proteine che si legano agli zuccheri), che accelera l’invecchiamento.
Dieta anti-age
“In questo modo si riesce a ad attivare la formazione del glucagone, un ormone prodotto dal pancreas”, spiega Damiano Galimberti, specialista in scienza dell’alimentazione e presidente dell’Associazione medici italiani anti-aging “che controlla i livelli di glucosio nel sangue, svolge una preziosa azione detossificante e favorisce l’equilibrio tra la formazione della massa magra e della massa grassa”.
Il menu ideale
Dunque, come comportarsi a tavola? È consigliabile ridurre la quantità di riso brillato, patate, pasta e pane bianco, zucchero, miele e dolciumi, e adottare qualche strategia…. Ovvero: inserire nella dieta i cibi integrali, legumi (ne basta un cucchiaio a pasto) e broccoli, che combattono i picchi di glicemia; cuocere la pasta al dente (l’indice glicemico tende a crescere man mano che aumenta il tempo di cottura della pasta); evitare spuntini notturni, che aumentano l’introduzione di calorie e disturbano il sonno; mangiare le pagnotte rafferme o tostare le fette di pane, che hanno un indice glicemico meno elevato, utilizzare le spezie (abbassano i livelli di zucchero nel sangue e quelli di insulina); preferire i frutti non troppo maturi, perché l’indice glicemico è minore nella frutta acerba.