Argomenti trattati
Dall’analisi delle diete più popolari e commerciali, tutte darebbero buoni risultati facendo perdere fino a 12 chili in un anno. Il segreto è non gettare la spugna, passando anche da una dieta all’altra. A sostenerlo sono i ricercatori della Mc Master University di Hamilton, Ontario, in una ricerca pubblicata sul Journal of the American Medical Association (JAMA) che prevedeva il confronto dei risultati di circa 50 studi condotti su 7300 persone di 46 anni di età, in sovrappeso o obese.
Molte le diete analizzate
– La Atkins con pochi carboidrati, ideata dal medico Robert Atkins.
– La Weight Watchers: la dieta newyorkese a punti che include anche un metodo motivazionale ed educativo di supporto.
– La Zona: dieta di controllo dell’insulina ideata dal biochimico americano Barry Sears.
– La Craig, ideata dalla guru australiana Jenny Craig.
– La Learn, acronimo di Lifestyle, Exercise, Attitudes, Relationship and Nutrition.
– La Ornish del cardiologo statunitense Dean Ornish.
– La South Beach, ideata dal cardiologo americano Arthur Agatston che punta sull’indice glicemico.
– La Volumetrica che calcola la densità calorica.
– La Nutrisystem con piatti preconfezionati.
– La Slimming World, la dieta che toglie i grassi, mentre alcuni cibi si mangiano a volontà.
– La Rosemary Conley, combinazione di fitness e dieta con pochi grassi e basso indice glicemico.
Quella che fa dimagrire di più è la “low-carb”
Fra tutte le diete, quella con pochi carboidrati ha fatto perdere 8,7 kg in 6 mesi, seguita da quella con pochi grassi con quale sono stati eliminati 7,9 chili. Tutte le altre diete si fermerebbero attorno ai meno 7 chili in 6 mesi. Dopo un anno i chili persi sono stati in media dai 9 ai 12 chili.
Le differenze tra le diete sono minime
In 6 mesi con la dieta Atkins si perde 1,7 chili in più rispetto a quella Zona, ma a distanza di un anno gli esiti si sovrappongono. Secondo i ricercatori questi risultati dovrebbero dare una buona speranza a medici e pazienti perché significa che non è necessario seguire rigidamente una dieta sgradita. Si può liberamente cambiare schema alimentare se ciò equivale a seguire meglio la dieta.