Il colesterolo buono tiene sotto controllo la glicemia

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 11/12/2018 Aggiornato il 11/12/2018

Le lipoproteine dell’Hdl, il cosiddetto colesterolo “buono”, non solo aiutano a eliminare i grassi dalle arterie, ma controllano anche lo zucchero nel sangue

Il colesterolo buono tiene sotto controllo la glicemia

Secondo uno studio della Società italiana di diabetologia (Sid) presentato al congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete, l’Hdl, ossia il colesterolo buono, non solo previene la formazione della placca aterosclerotica, ma può anche avere un ruolo nel controllare la glicemia.

Il ruolo del glucagone

L’obiettivo dello studio era quello di valutare l’ipotesi che il colesterolo buono potesse modulare la funzione delle cellule alfa del pancreas, regolando la secrezione del glucagone, l’ormone prodotto dal pancreas che ha effetti opposti all’insulina, in quanto fa alzare rapidamente la glicemia per mantenerne costanti i valori durante il digiuno. Nei diabetici e pre-diabetici i livelli di glucagone sono spesso più alti rispetto alla popolazione sana e questo contribuisce a generare condizioni di iperglicemia. Analizzando un campione di 130 soggetti non diabetici, i ricercatori hanno evidenziato una correlazione inversa tra i livelli circolanti di colesterolo buono e glucagone. 

Gli effetti del colesterolo

Alcuni studi precedenti avevano già dimostrato che il colesterolo “buono” aveva anche effetti sul metabolismo degli zuccheri: stimola, infatti, la secrezione di insulina da parte delle beta cellule pancreatiche. Questi ultimi risultati suggeriscono ora la possibilità di nuove strategie terapeutiche in grado di aumentare i livelli circolanti di Hdl in modo da migliorare il controllo metabolico nei casi di diabete sia di tipo 1 sia di tipo 2.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

La sigla Hdl, il cosiddetto colesterolo buono, sta per lipoproteine ad alta densità: sono considerate protettive perché incaricate di “smaltire” l’eccesso di colesterolo Ldl nel sangue per trasportarlo fino al fegato, dove viene metabolizzato per essere smaltito.

 

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