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I benefici alla salute dell’olio extravergine d’oliva () non finiscono mai. Un gruppo di ricercatori della Società italiana di diabetologia (Sid) ha scoperto che l’olio extravergine d’oliva sarebbe anche in grado di ridurre i picchi di glicemia post prandiali, contribuendo, di conseguenza, a proteggere i pazienti dalle complicanze cardiovascolari del diabete. Lo studio, pubblicato sulla rivista dei diabetologi americani “Diabetes care” dimostrerebbe che aggiungere olio extravergine d’oliva agli alimenti, riduce l’indice glicemico dopo i pasti.
Uno studio tutto italiano
Lo studio “made in Italy” è stato apprezzato dalla comunità scientifica internazionale che riconosce le grandi capacità dei ricercatori italiani sull’argomento diabete. La ricerca consisteva nel monitorare costantemente la glicemia con un sensore portatile (Cgm) a 13 pazienti con diabete di tipo 1 (8 donne e 5 uomini), tutti in trattamento con una pompa da insulina.
Indice glicemico più basso
È noto che i pasti ad alto indice glicemico causano un aumento della glicemia maggiore e più precoce rispetto a quelli a basso indice glicemico. Tuttavia, il risultato di questo studio dimostrerebbe come, nel caso di un pasto ad alto indice glicemico, l’aggiunta di olio d’oliva extravergine attenui il picco di glicemia post-prandiale osservato sia con il pasto con burro sia con quello a basso contenuto di grassi (low-fat).
Tanti effetti benefici
Come riferito dal dottor Rivellese dell’Università Federico II di Napoli, uno dei responsabili dello studio: “Gli effetti benefici dell’olio extravergine di oliva sui fattori di rischio cardiovascolare, e in particolare sui livelli di colesterolo, sulla pressione arteriosa, sull’accumulo di grassi nel fegato, sull’utilizzazione del glucosio a livello muscolare dipendono principalmente dal tipo di grassi in esso contenuti, in gran parte insaturi, a differenza di quelli contenuti nel burro, nella panna, nei formaggi e nelle carni grasse che sono prevalentemente saturi. Tuttavia, l’olio extravergine di oliva contiene anche altri composti bioattivi, come i polifenoli, sostanze con elevato potere antiossidante che aiutano a prevenire l’arteriosclerosi e contribuiscono ai molteplici effetti salutari dell’olio extravergine di oliva, incluso il buon controllo della glicemia dopo i pasti”.
Bastano uno o due cucchiai ai pasti
È questa la giusta dose per aiutare a contenere la glicemia post prandiale, senza dover troppo limitare gli alimenti ricchi di carboidrati, anche quelli che hanno un indice glicemico più alto, come pane, riso, polenta e patate. L’olio extravergine d’oliva sembrerebbe essere in grado di ridurre la glicemia anche in coloro che sono in trattamento con altri farmaci o addirittura con la sola dieta, poiché i picchi elevati di glicemia dopo i pasti rappresentano una caratteristica generale della malattia diabetica, non facilmente controllabile con la terapia.