Argomenti trattati
Le gengive sane sono quelle non sanguinanti, senza problematiche legate alla masticazione e senza gonfiore, segni invece di una gengivite in corso. Le infiammazioni gengivali non vanno mai sottovalutate, perché se trascurate, possono portare a malattie come la parodontite. Oltre a una buona igiene orale, inoltre, una dieta sana ed equilibrata migliorerebbe le probabilità di avere gengive sane.
Dieta sana come cura
A confermarlo, una ricerca capitanata da Johan Wölber, del Centro di Medicina dentale presso l’università di Freiburg, Germania. Lo studio ha confrontato gli effetti per gengive sane di una dieta ricca di frutta e verdura, omega 3 e un apporto ridotto di carboidrati. Gli studiosi, infatti, hanno richiesto a una parte del campione affetto da gengivite di introdurre una dieta speciale, limitando il cibo industriale, gli zuccheri e le proteine animali, introducendo invece cibi ricchi di omega 3, vitamine C e D, fibre e antiossidanti. Il gruppo di controllo, invece, ha continuato a seguire una dieta “occidentale”, caratterizzata da un alto consumo di zuccheri e grassi saturi e da una spiccata preferenza per le proteine animali. Oltre alle direttive alimentari, gli esperti hanno chiesto a tutti i partecipanti di non utilizzare il filo interdentale.
Gengivite ridotta del 40%
Dopo le quattro settimane previste, gli scienziati hanno confrontato i parametri clinici parodontali con quelli presi all’inizio dello studio. Il risultato è stato molto positivo per i pazienti che avevano seguito una dieta sana: la gengivite, infatti, si era ridotta del 40%. Quindi, oltre a una buona igiene orale, i dentisti, secondo il principale autore dello studio, dovrebbero raccomandare un cambiamento virtuoso nelle abitudini alimentari.
Sì anche all’igiene orale
Mario Aimetti, presidente della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia, ha affermato che la ricerca “sottolinea come l’alimentazione e lo stile di vita possano agire positivamente sulle difese immunitarie dell’organismo; questo però non significa far venire meno la necessità inderogabile di eseguire in modo corretto le manovre di igiene orale per una completa rimozione della placca batterica”.