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Dormire bene passa anche dallo stomaco: quello che si mangia durante la giornata incide, infatti, sulla qualità del sonno. Una ricerca australiana, pubblicata sulla rivista Nutrients, ha dimostrato che una dieta ricca di grassi comporta disturbi del sonno, tra cui le apnee notturne.
Apnee e sonnolenza, nemiche della salute
Lo studio, che ha monitorato 1.800 uomini adulti per un anno, ha rilevato che il 41% dei partecipanti lamentava sonnolenza durante il giorno, il 47% diceva di aver dormito male, il 54% affermava di avere apnee notturne lievi o moderate e il 25% apnee gravi. La ricerca ha dimostrato come una cattiva alimentazione ricca di grassi incida sensibilmente sull’aumento delle apnee notturne che, se non curate, possono portare a patologie più gravi, come ictus e infarto. Inoltre, il rischio di sonnolenza durante le ore diurne può essere molto pericoloso, soprattutto per chi guida o aziona macchinari pericolosi.
I grassi “uccidono” il sonno
Un sonno non soddisfacente innesca meccanismi difficili da abbandonare. Chi dorme male, infatti, tende a mangiare troppo, introducendo in media almeno 200 calorie in più al giorno e ha una tendenza del 60% maggiore a consumare spuntini notturni, di solito ricchi di grassi e carboidrati. Tali cibi, inoltre, peggiorano la qualità del riposo: secondo un’indagine di un gruppo di ricercatori della Columbia University di New York, un solo pasto con un apporto di grassi maggiore del solito e una minore quantità di fibre peggiora istantaneamente la qualità del sonno.